Il presidente Yoweri Museveni ha presentato un piano di riforma dell’amministrazione ugandese, volto a ridurre i costi e migliorare l’efficienza di un sistema segnato da forti disparità di bilancio.
Il capo di Stato ugandese, Yoweri Museveni, ha rivelato nel tardo pomeriggio di venerdì, in un comunicato condiviso sui suoi social network, dati “allarmanti” sui costi operativi della pubblica amministrazione e ha annunciato un progetto di radicale revisione per migliorarne l’efficienza. Questa riforma, incentrata sulla riduzione della spesa e sulla razionalizzazione delle strutture, mira a correggere gli eccessi di bilancio e le carenze burocratiche.
La constatazione del Capo dello Stato è chiara: i ministeri, che impiegano 18.532 dipendenti pubblici – escluso il personale militare – operano con un budget di 2,6 miliardi di scellini (circa 702 milioni di dollari), mentre gli enti e le autorità, con soli 3.905 dipendenti, assorbono 2,2 trilioni di scellini (o circa 595 milioni di dollari). “È un’assurdità di bilancio”, ha insistito Museveni, deplorando questa gestione squilibrata delle risorse.
Per sostenere questa riforma, il governo si pone l’obiettivo di aumentare l’aliquota di riscossione delle imposte dal 13,9% al 20% del PIL entro la fine dell’anno fiscale. Con un PIL stimato di 57,5 miliardi di dollari, questo aumento rappresenterebbe 42,55 trilioni di scellini, ovvero circa 11,5 miliardi di dollari, un aumento considerato cruciale per finanziare progetti di sviluppo. “Dobbiamo sfruttare il nostro potenziale fiscale in modo efficiente ed equo”, ha insistito Museveni.
Il presidente ha dettagliato diverse misure chiave per creare un’amministrazione più efficiente: il consolidamento delle strutture governative per eliminare le duplicazioni amministrative, la revisione delle procedure operative per accelerare il processo decisionale, l’aumento degli stipendi per motivare i dipendenti pubblici garantendo loro lo status permanente e la pensione diritti. Verrà inoltre messo in atto un sistema di responsabilità ispirato all’esercito ugandese (UPDF) per migliorare il monitoraggio e la trasparenza delle azioni di ciascun funzionario pubblico.
Nel settore agricolo, Museveni propone un modello di governance localizzato, con l’obiettivo di impiegare “un veterinario e un agente agricolo per sotto-contea”. Questo nuovo approccio mira a fornire supporto diretto ad agricoltori e pastori, con l’aiuto dei leader locali di Miruka, per una migliore gestione delle colture e del bestiame. “Questa struttura, meno costosa e più completa, garantirà un monitoraggio rigoroso e una risposta rapida alle sfide agricole”, ha spiegato Museveni, che ricorda i precedenti successi delle sue riforme nel settore energetico in cui l’Uganda è passata da una situazione di carenza a una produzione in eccesso.
Con questa serie di riforme, il presidente Museveni intende mettere l’amministrazione ugandese su una nuova traiettoria, più efficiente e più vicina alle realtà sul campo.
AC/te/APA