Le relazioni franco-marocchine sono trascese al termine della visita di Emmanuel Macron

Le relazioni franco-marocchine sono trascese al termine della visita di Emmanuel Macron
Le relazioni franco-marocchine sono trascese al termine della visita di Emmanuel Macron
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(Agenzia Ecofin) – Una stretta di mano all’arrivo in aeroporto, una sfilata in un’auto cerimoniale per le strade di Rabat, una pioggia di contratti per le aziende francesi e una cena di stato offerta dal re Mohammed VI. Questi sono alcuni dei momenti salienti della visita di Stato di tre giorni che il presidente Emmanuel Macron ha appena concluso in Marocco.

Decollando mercoledì pomeriggio dall’aeroporto di Rabat, il capo di Stato francese se ne va con la sensazione di aver compiuto un dovere, dopo aver dedicato questa visita al consolidamento dei legami, un po’ indeboliti negli ultimi anni, che uniscono i due paesi. Il risultato sono circa 11 miliardi di dollari di contratti per i campioni francesi del settore ferroviario, energetico e aeronautico.

I contratti firmati lunedì sera al Palais des Hôtes Royals di Rabat riguardano progetti prioritari per il regno. Con gli accordi annunciati sull’idrogeno verde e sulle energie rinnovabili, ad esempio, il Marocco vuole accelerare la sua transizione energetica.

Sotto la guida del re, il Marocco punta a ridurre del 45,5% le proprie emissioni di gas serra entro il 2030. Nel campo dei trasporti, gli appalti aggiudicati ad Alstom ed Egis consentiranno di realizzare la seconda tratta della Tangeri -Linea ferroviaria ad alta velocità di Marrakech.

Mentre il regno deve affrontare la crescente siccità degli ultimi anni, durante la visita è stato annunciato anche un progetto per costruire il più grande impianto di desalinizzazione dell’acqua di mare in Africa. Ottenuto dalla società francese Veolia, il contratto dovrebbe garantire l’accesso all’acqua a circa 9,3 milioni di abitanti nelle regioni di Rabat-Salé-Kénitra e Fès-Meknes. Il finanziamento sarà frutto di un partenariato pubblico-privato e l’impianto dovrebbe avere una capacità produttiva annua di 300 milioni di m³ all’anno.

Intervento storico in Parlamento

Oltre ai vari accordi economici conclusi, Marocco e Francia hanno annunciato anche un progetto congiunto per un centro di ricerca dedicato alla formazione e all’innovazione in campi scientifici e tecnologici all’avanguardia, tra cui tra gli altri l’intelligenza artificiale, i big data, la cybersecurity.

Al di là di tutti questi ambiti di partenariato, l’altro momento clou della visita del presidente francese in Marocco è stato il suo discorso di martedì 29 ottobre davanti al Parlamento marocchino. Di fronte ai rappresentanti del popolo marocchino, il presidente ha ribadito il sostegno della Francia “ sovranità marocchina » nel Sahara Occidentale e ha promesso nuovi investimenti in questa regione. Il suo discorso, durato quasi 45 minuti, è stato calorosamente applaudito dall’assemblea.

« L’autonomia sotto sovranità marocchina è il quadro all’interno del quale questa questione deve essere risolta, e il piano di autonomia del 2007 costituisce l’unica base per raggiungere una soluzione politica giusta, duratura e negoziata, in conformità con le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite “, ha dichiarato il presidente francese.

Rafforzare la cooperazione in materia di sicurezza

La visita ha inoltre permesso ai due paesi di discutere questioni di sicurezza, in particolare di cooperazione nella lotta contro l’immigrazione irregolare. Bruno Retailleau, ministro degli Interni francese, ha gettato le basi di un patto migratorio con il suo omologo marocchino Abdelouafi Laftit. L’obiettivo è in particolare quello di agevolare la riammissione dei cittadini marocchini in situazione irregolare in Francia. Questa questione, che aveva portato alla riduzione del numero dei visti concessi ai cittadini marocchini, è stata uno dei motivi delle tensioni tra i due Paesi.

« Disponiamo di un quadro di lavoro che desideriamo approfondire, sia in termini di rimpatrio, di lotta contro le reti e di sorveglianza delle frontiere terrestri e marittime. Per quanto riguarda la riammissione dei cittadini marocchini in situazione irregolare, disponiamo di un quadro e di procedure con scadenze », ha precisato il signor Retailleau.

Partenariato vantaggioso per tutti

Gli accordi firmati questa settimana tra Marocco e Francia non solo costituiscono una buona notizia per le imprese francesi, ma illustrano anche il desiderio del Marocco di continuare la trasformazione economica guidata dal re Mohammed VI sin dalla sua ascesa al trono. Sotto il suo regno, il regno ha visto il suo PIL aumentare da 46,27 miliardi di dollari nel 1999 a 130,91 miliardi di dollari nel 2022.

Alcune delle principali trasformazioni registrate dal Paese in questo quarto di secolo sono state agevolate dagli investimenti francesi, in particolare nel settore automobilistico. Lo stock di investimenti diretti esteri dalla Francia al Marocco ha quindi raggiunto circa 20 miliardi di dollari nel 2023, rendendo la Francia il principale investitore del regno. Il paese è anche un motore di crescita per le aziende francesi e un elemento chiave nella loro strategia di delocalizzazione.

Fonte: Ufficio dei cambi marocchino

Se questa fruttuosa partnership dovesse continuare negli anni a venire, il Marocco resta aperto anche al resto del mondo, come dimostra la distribuzione dello stock di investimenti diretti esteri nel paese. La Francia rappresenta il 30,8% del totale a fine 2022, seguita dagli Emirati Arabi Uniti con una quota del 17,9%, contro l’8,5% della Spagna.

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