Con un aumento di capitale, Alstom dà gli ultimi ritocchi al piano di riduzione del debito – 08/05/2024 15:57

Con un aumento di capitale, Alstom dà gli ultimi ritocchi al piano di riduzione del debito – 08/05/2024 15:57
Con un aumento di capitale, Alstom dà gli ultimi ritocchi al piano di riduzione del debito – 08/05/2024 15:57
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Il TGV M presentato allo stabilimento Alstom Belfort, lunedì 29 aprile 2024 (AFP / FREDERICK FLORIN)

L’impresa ferroviaria Alstom ha chiarito mercoledì come intende attuare il suo piano di riduzione del debito da 2 miliardi di euro, compreso un aumento di capitale, un passo fondamentale per andare avanti dopo un periodo difficile.

Il gruppo francese ha svelato mercoledì i due strumenti finanziari che intende utilizzare: un aumento di capitale di quasi un miliardo di euro e un’emissione di obbligazioni “ibride” di circa 750 milioni di euro.

Quest’ultimo ha la caratteristica di essere computato per la metà nel patrimonio netto della società dall’agenzia di rating Moody’s, ciò le permette di rafforzare il suo bilancio.

“Si tratta di un piano equilibrato” i cui “calendari e modalità precisi dipenderanno ovviamente dalle condizioni del mercato”, ha indicato il direttore generale Henri Poupart-Lafarge durante una conferenza per gli analisti finanziari.

Questi annunci, pubblicati insieme ai risultati finanziari annuali, sembrano interessare gli investitori: il titolo Alstom è salito del 3,87% a 16,25 euro intorno alle 15:30 a Parigi, in un mercato in leggero rialzo.

L’ultimo tassello del piano è costituito dalla vendita di asset per circa 700 milioni, già annunciata. In aprile Alstom aveva comunicato di voler vendere le sue attività di segnalamento convenzionale in Nord America alla tedesca Knorr-Bremse AG per 630 milioni di euro.

Ritenendo di aver ormai “definito” il suo piano di riduzione del debito, Alstom prevede che ciò le consentirà di ottenere il favore delle agenzie di rating, che valutano la solvibilità delle imprese.

Il produttore prevede che Moody’s assocerà un outlook “stabile” al suo rating Baa3, segno che non verrà abbassato nel breve termine, dopo l’attuazione delle misure annunciate. Anche Moody’s ha confermato mercoledì l’intenzione di “stabilizzare l’outlook una volta finalizzate con successo” le operazioni, confermando subito il rating con outlook negativo.

Al 31 marzo 2024 il debito netto del gruppo ammontava a 2,99 miliardi di euro.

– “Nuova tappa” –

Queste difficoltà hanno anche un costo sociale poiché il produttore ha già annunciato la soppressione di circa 1.500 posti amministrativi in ​​tutto il mondo, di cui circa 300 in Francia.

Alstom fa fatica a digerire il gruppo Bombardier Transport, acquistato all’inizio del 2021, e aveva anche sofferto recentemente per l’implementazione di alcuni contratti.

Si trattava “per definizione di un’acquisizione complicata e sapevamo che ci sarebbero voluti dai tre ai quattro anni per integrare completamente Bombardier”, ha ammesso Henri Poupart-Lafarge in una conferenza stampa.

Segno che questa eredità pesa ancora, il gruppo ha più che raddoppiato la propria perdita netta per lo scaglionato esercizio 2023/24, a 309 milioni di euro rispetto a 132 milioni di euro dell’anno precedente, sotto l’effetto di un certo numero di oneri eccezionali (ristrutturazione e costi di integrazione, contenzioso, ecc.), secondo i risultati pubblicati mercoledì.

Il fatturato del gruppo ha raggiunto i 17,6 miliardi di euro, in crescita del 6,7%.

“Alstom sta andando meglio. L’azienda è oggi impegnata in una nuova fase della sua ripresa, avviata diversi mesi fa e di cui vediamo i primi segnali con i nostri risultati”, promette Henri Poupart-Lafarge a Le Figaro , che lo farà presto cedere la presidenza del gruppo.

Si è infatti deciso di separare le funzioni di direttore generale da quella di presidente del consiglio di amministrazione a partire dal luglio 2024.

Henri Poupart-Lafarge, amministratore delegato dal febbraio 2016 e riconfermato in questo incarico lo scorso luglio, ne sarà quindi soltanto il direttore generale. Per sostituirlo come presidente è stato scelto l’ex direttore generale della Safran Philippe Petitcolin.

Sul versante delle buone notizie, Alstom evidenzia il suo utile operativo rettificato (che dovrebbe riflettere la performance operativa ricorrente) di 997 milioni di euro, in crescita del 17%.

Il portafoglio ordini, dal canto suo, si è avvicinato ai 92 miliardi di euro, “offrendo una forte visibilità sulle vendite future”.

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