Rinviato al 17 maggio il decollo della navicella spaziale Starliner della Boeing

Rinviato al 17 maggio il decollo della navicella spaziale Starliner della Boeing
Rinviato al 17 maggio il decollo della navicella spaziale Starliner della Boeing
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Il primo volo con equipaggio della navicella spaziale Starliner della Boeing è stato rinviato al 17 maggio, ha annunciato martedì la NASA, il giorno dopo un rinvio deciso poco prima del decollo a causa di un problema tecnico.

Un tentativo di decollo potrebbe avvenire “non prima delle 18:16 di venerdì 17 maggio”, mentre vengono effettuate le riparazioni, ha scritto l’agenzia spaziale americana in un comunicato stampa.

Questo rinvio colpisce un programma segnato da una serie di battute d’arresto, tra spiacevoli sorprese e successivi rinvii.

Lunedì la navicella spaziale Starliner della Boeing sarebbe finalmente decollata per la prima volta con gli astronauti a bordo alla volta della Stazione Spaziale Internazionale, unendosi così al club molto privato delle astronavi che hanno trasportato esseri umani.

Ma circa due ore prima dell’orario previsto per il lancio, e mentre i due astronauti americani erano installati nella capsula, il decollo è stato annullato: è stata individuata un’anomalia su una valvola del razzo Atlas V che dovrebbe spingere in orbita la capsula Starliner.

Getty Images tramite AFP

In serata è stata menzionata la data di venerdì 10 maggio per il decollo.

Ma ulteriori analisi hanno dimostrato che la valvola in questione necessita effettivamente di essere sostituita, un lavoro che richiede che il razzo venga riportato al suo hangar.

I due astronauti, Butch Wilmore e Suni Williams, rimarranno isolati nel frattempo, ha detto la NASA.

Boeing sta giocando alla grande in questa missione di prova finale, che dovrebbe consentirle di dimostrare che la sua nave è sicura prima di iniziare le missioni regolari sulla Stazione Spaziale (ISS), quattro anni indietro rispetto a SpaceX.

Per la NASA, che ha ordinato questo veicolo dieci anni fa, anche la posta in gioco è alta: avere un secondo veicolo oltre a quello di SpaceX per trasportare gli astronauti americani dovrebbe consentire di rispondere meglio a “diversi scenari di emergenza”, ad esempio nel caso di problema su una delle navi.

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