Giro 2024 – Jonathan Milan (Lidl-Trek) vince nello sprint, Tadej Pogacar resta in rosa

Giro 2024 – Jonathan Milan (Lidl-Trek) vince nello sprint, Tadej Pogacar resta in rosa
Giro 2024 – Jonathan Milan (Lidl-Trek) vince nello sprint, Tadej Pogacar resta in rosa
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Al di là di Capo Mele, vecchia conoscenza della Milano-Sanremo, è Jonathan…Milano (Lidl-Trek) a firmare ad Andora la prima vittoria italiana di questo Giro. Potrebbe essere stata la giornata di Filippo Ganna (INEOS Grenadiers), brevemente presente nella prima fuga poi all’attacco ai piedi dell’ultima salita per lanciarsi in un inseguimento (4km) che il corridore, ripreso ai 500m, ha fatto non è riuscito a giungere alla conclusione. Tadej Pogacar (Emirati Arabi Uniti) questa volta non si è mosso. Una prima di questo 107esimo Giro d’Italia, che la maglia rosa guida ancora con 46″ di vantaggio su Geraint Thomas (INEOS Grenadiers).

Quattro uomini hanno composto la fuga di giornata su questo percorso di 190 chilometri con partenza da Acqui Terme. Filippo Ganna, invece, si è alzato velocemente, cosa che ha avuto l’effetto di calmare il gruppo. Lilian Calmejane (Intermarché-Wanty), Francisco Muñoz (Polti Kometa) e Stefan de Bod (EF Education-EasyPost) avevano quindi un vantaggio di quasi sei minuti.

Il francese ha ottenuto nove punti nella classifica della montagna al Colle del Melogno (3a categoria) – unica difficoltà elencata, che ha toccato il picco a 1032 metri ma lontano dall’arrivo (102 km) – sufficienti a permettergli di precedere Daniel Felipe Martinez a occupano il 2° posto nella classifica della montagna, a 19 unità dal leader Pogacar. Mercoledì vestirà nuovamente, per delega, la maglia azzurra di miglior scalatore, visto che lo sloveno resta in rosa.

Due cadute e un ritiro per Girmay

Calmejane a sua volta ha alzato bandiera bianca, quando il distacco era di soli tre minuti e le possibilità di arrivare alla fine sembravano nulle. Effettuata sotto la pioggia, la lunga discesa per raggiungere il mare è stata segnata da una caduta massiccia. Coinvolti in particolare Ben O’Connor (Décathlon AG2R La Mondiale) e Biniam Girmay (Intermarché-Wanty). E quest’ultimo è caduto una seconda volta, qualche chilometro più in là, in una curva scivolosa. Sono state una volta di troppo: l’eritreo non è partito. Esce così dal percorso del Giro, come nel 2022, dove dovette abbandonare dopo essersi preso negli occhi il tappo della bottiglia di champagne che gli era stata offerta sul podio della 10ª tappa, da lui vinta.

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Due cadute in rapida successione: Girmay è costretto al ritiro

Ganna in modalità inseguimento

In attacco Muñoz e De Bod hanno giocato la loro fortuna fino alla fine, al ritorno del sole. Questo duo si è rivisto solo ai piedi di Capo Mele, a 4 km dall’arrivo, poco prima della partenza di Ganna. Credevamo che il due volte campione del mondo nella cronometro e il sei volte campione del mondo nell’inseguimento sarebbero riusciti nel suo intento. Aveva 8″ di vantaggio all’inizio della discesa. Ma il gruppo ha finito per inghiottirlo.

Lo sprint è stato lanciato da Christophe Laporte (Visma | Lease a Bike), ma senza successo per il suo leader Olav Kooij (4°). Il Milan ha avuto l’ultima parola, all’indomani del 2° posto di Fossano, davanti a Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck) e Phil Bauhaus (Bahrain-Victorious). Questa è la sua seconda vittoria di tappa al Giro, un anno dopo il successo di San Salvo.

Nel complesso, Pogacar conserva la maglia rosa e il suo vantaggio di 46″ su Geraint Thomas (INEOS Grenadiers). Prendendo un secondo bonus nello sprint intermedio di Savona, Cian Uijtdebroeks (Visma | Lease a Bike) supera Einer Rubio (Movistar) per occupare il 4° posto , a 55″ dallo sloveno, alla vigilia di una nuova tappa favorevole ai velocisti.

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