“Il mio corpo, il mio genere e stai zitto!” : quasi 700 persone marciano per difendere i diritti dei trans

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Un disegno di legge, presentato lo scorso aprile da deputati di destra e di estrema destra, vuole vietare il diritto alla transizione, cioè a cambiare genere, ai minori di 18 anni. “Violenza e attacco alla loro vita” denunciano le persone che si identificano come trans, a volte già in tenera età.

Il mio corpo, il mio genere e stai zitto, cazzo!“Alcuni slogan nelle bocche e sui cartelli delle persone che marciano sabato 4 maggio a Strasburgo sembrano brutali, ma riflettono tutti il ​​dolore e un immenso sentimento di ingiustizia.

A debita distanza, i manifestanti brandiscono le loro richieste: “I diritti trans sono diritti umani“, “Combattiamo il razzismo, proteggiamo i bambini trans“Sono tra i 500 e i 700, nel pieno di questa prima marcia per i loro diritti. La posta in gioco è alta, perché temono il voto su un disegno di legge presentato all’Assemblea nazionale l’11 aprile.

Questa, presentata dai deputati LR (I Repubblicani) e RN (Raggruppamento Nazionale), afferma di voler proteggere i figli minorenni dal commettere un errore cambiando sesso troppo presto e poi pentirsene. Nell’introduzione i firmatari menzionano addirittura una moda di apparenza e “la negazione della realtà della dualità dei sessi uomo/donna e l’apertura ai concetti di “non binario” e di “fluidità di genere”, noti come transidentità. Tuttavia molti adolescenti, alla ricerca della propria identità, credono di trovare in questa visione una risposta al disagio proprio di questo periodo della vita.

Si vuole quindi vietare ai minori l’utilizzo di trattamenti medici e ormonali effettuati nel contesto delle transizioni di genere. Questa proposta è vista come una minaccia per le persone che non si sentono nel corpo “giusto” che corrisponde al loro essere profondo.

Tra i manifestanti Cami, 18 anni, spiega perché questo disegno di legge non dovrebbe essere votato. “È importante poter cambiare sesso prima dei 18 anni! Ad esempio, prima non potevo cambiare. Ho fatto diversi tentativi di suicidio. È mentalmente complicato dire che non puoi cambiare sesso prima dei 18 anni, semplicemente perché le persone te lo impediscono.”

Adesso è adulta, ma è lì per i più piccoli”, Adesso ho la fortuna di essere adulta, quindi posso farlo, ma mi sento obbligato a venire per i fratelli e le sorelle trans minori.”

Per evitare o ridurre la sofferenza dell’identità trans nella società, a scuola, al lavoro, a livello amministrativo. “Ho dovuto andare da uno psicologo per anni.” ci confida: “mMa non è normale che siamo costretti ad andare dagli psichiatri. Non spetta agli altri dirci chi siamo. Perché non dovremmo cambiare sesso prima dei diciotto anni?”

Il suo cartello dice “Sono trans, ovviamente ho paura quando sono là fuori.” Perché anche questo è difficile, lo sguardo, l’incomprensione, perfino l’odio contro di loro, dicono alcuni. Non avere un vero posto riconosciuto nella nostra società.

Sì, questo tipo di eventi sono essenziali.” disse Cami, “abbiamo davvero bisogno di rafforzare i diritti delle persone trans, perché non siamo ben ascoltati nel mondo. Dobbiamo essere più visibili e meglio compresi”.

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“Solidarietà con i bambini trans di tutto il mondo”, uno degli slogan dei manifestanti.

© Arnaud Rapp / Televisori francesi

Certo si può fare la transizione dopo i 18 anni, ma poi è tutto più complicato. “Se si permette ai seni di crescere durante la pubertà, dovranno essere rimossi e la persona rimarrà cicatrice.” spiega il presidente della Stazione, luogo di accoglienza e sostegno per le persone che si identificano come trans. “Avere accesso ai ritardatori della pubertà non blocca la pubertà, la ritarda solo e non appena interrompiamo i trattamenti, la pubertà riprende. Avere accesso alla transizione ci permette di ottenere risultati migliori.

All’argomentazione dei deputati che credono che i bambini possano sbagliarsi e rimpiangere la transizione e quindi voler tornare indietro, Flora Giros, presidente della Stazione LGBTI (Centro lesbico gay bi trans intersessuale) risponde che “questo è estremamente raro e il 97,5% dei bambini che si identificano come trans continuano a identificarsi come tali 5 anni dopo.”

Il testo della legge sarà discusso davanti al Parlamento il 28 maggio. Le persone trans si mobiliteranno sicuramente ancora in anticipo per ricordare alla società che esistono e hanno bisogno di essere ascoltate e rispettate nei loro diritti.

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