REPORTAGE – Due giorni dopo l’aggressione contro un’insegnante che aveva chiesto a una studentessa di togliersi il velo, gli studenti del liceo di Sévigné appaiono divisi, mentre è organizzata una manifestazione a sostegno dell’accusa prevista per le 13.
Con tempo uggioso, da soli o in piccoli gruppi, studenti e insegnanti si riversano questo mercoledì mattina nell’area di accoglienza del liceo Sévigné di Tourcoing, nonostante le lezioni cancellate. A due giorni dall’aggressione ad un’insegnante da parte di una studentessa che si rifiutava di togliersi il velo all’interno dei confini di questa struttura professionale e tecnologica, sui volti si legge la preoccupazione per alcuni, l’incredulità per altri.
“È già successo in passato che ci siano stati scontri tra insegnanti e studenti, ma non hanno mai assunto tali proporzioni. Stavolta si esagera, è assurdo”.pensa Christopher, 23 anni, che studia comunicazione e media in un programma di studio-lavoro. “Questo insegnante aveva già fatto commenti a diversi studenti riguardo all’uso del velo”continua. “Lo tolgo sempre all’angolo della strada, prima di arrivare davanti alla scuola”confida una dipendente della mensa, Malika, sulla cinquantina, mentre si toglie la sciarpa nera…
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