cinque cose da sapere sull’Atalanta Bergamo, avversaria dell’OM in semifinale

cinque cose da sapere sull’Atalanta Bergamo, avversaria dell’OM in semifinale
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Non è il più noto dei club italiani ma partecipa regolarmente alle competizioni europee dalla stagione 2017-2018, che eguaglia, con questa semifinale di Europa League contro l’Olympique Marsiglia, giovedì 2 maggio, la migliore serie della sua storia. È anche un club con diversi volti noti ai tifosi francesi e il cui stile di gioco si è evoluto molto dall’ultimo confronto con un club francese, nel 2020.

Una difesa tranquilla

A volte i numeri mentono. Se l’Atalanta è solo la sesta difesa della Serie A con 37 gol subiti, è una delle tre che subisce meno situazioni pericolose, appena 3,5 a partita di media, secondo un’analisi dell’Osservatorio Calcio (CIES) di marzo. Solo Juventus e Inter sono più ermetiche. Tuttavia, a quattro giornate dalla fine del campionato, la loro media punti (1,73) è in netto calo rispetto alle stagioni precedenti.

In Europa i lombardi sono al settimo posto in questa stessa classifica, il che indica un cambio di stile rispetto alla squadra molto offensiva degli anni precedenti. Il Liverpool ha pagato lo scotto del turno precedente: pronto alla rimonta dopo lo schiaffone del 3-0 ricevuto all’andata, i Reds hanno segnato solo una volta al ritorno, su rigore (1-0).

Sette sopravvissuti ai quarti di finale contro il PSG nel 2020

Della squadra eliminata dal PSG, nei quarti di finale di Champions League 2020, a Lisbona (2-1 in gara unica, in una formula stravolta dalla pandemia di Covid-19), sette giocatori sono ancora lì: il portiere Francesco Rossi, i difensori Beram Djimsiti, Rafael Toloi e José Luis Palomino, i centrocampisti Hans Hateboer, Marten de Roon e Mario Pasalic. L’albanese Djimsiti è il più utilizzato della stagione (45 partite giocate tra tutte le competizioni), con le ultime due che lo seguono da vicino. In questa forza lavoro cosmopolita sono rappresentate tredici nazionalità.

Gasperini, un dogmatico che dura

Se il suo nome è stato fatto più volte per sedersi su un’altra panchina, compresa quella dell’Olympique Marsiglia la scorsa estate, Gian Piero Gasperini è in carica dal 2016. Nei cinque principali campionati europei, solo quattro allenatori hanno più anzianità di lui: Franck Schmidt (Heidenheim), Diego Simeone (Atlético Madrid), Christian Streich (Friburgo) e Jürgen Klopp (Liverpool). Nello stesso periodo l’OM ha utilizzato dieci tecnici, tra cui lavoratori interinali.

Il tecnico italiano, 66 anni, non ha mai abbandonato la sua idea di base, la difesa a tre, tornata in auge per diverse stagioni, fino alla Ligue 1. Il suo dogma difensivo non sempre ha avuto successo per lui: è certo di essere licenziato dall’Inter nel 2011, dopo sole cinque partite, per aver tentato di imporre questo schema tattico allora meno comune.

Una squadra dello stesso valore dell’AS Monaco

Lo stadio Vélodrome accoglierà diversi volti noti. Innanzitutto quello di Sead Kolasinac, difensore bosniaco che nella città marsigliese ha trascorso una stagione e mezza fino alla scorsa estate. Altri tre giocatori sono passati alla Ligue 1: il difensore olandese Mitchel Bakker (PSG), il centrocampista croato Mario Pasalic (Monaco) e l’attaccante maliano El Bilal Touré (Reims).

Nonostante le elevate plusvalenze realizzate dal proprietario americano – in particolare con la cessione dell’attaccante Rasmus Hojlund al Manchester United – il valore complessivo della rosa bergamasca è stimato da Transfermarkt in 349 milioni di euro. Una somma cumulativa paragonabile a quella dell’AS Monaco, ma ben superiore al valore del suo avversario serale (231 milioni).

In un recente inventario dei campioni di domani, ruolo per ruolo, l’Osservatorio Calcio ha collocato Giorgio Scalvini, 20 anni, in cima alla classifica dei difensori centrali. E’ arrivato alla Squadra Azzurra a 18 anni e potrebbe essere convocato per gli Europei.

Un ex scout di nome… Pablo Longoria

I tre anni trascorsi dal presidente del Marsiglia, Pablo Longoria, a Bergamo, tra il 2010 e il 2013, hanno lasciato poche tracce. Insomma, qualche foto dell’ex scout, lunghi riccioli castani sulla nuca e viso da bambino. Lo spagnolo, che racconta più volentieri le sue esperienze al Sassuolo e soprattutto alla Juve, ha appena dichiarato di farlo La Gazzetta dello SportMartedì : “È bellissimo giocare contro il mio primo club italiano”.

Continua a osservare da vicino ciò che sta accadendo lì. Non ha pensato solo a Gasperini come successore di Igor Tudor, ma anche al pistone olandese Hans Hateboer mentre trattava il trasferimento di Jonathan Clauss nell’estate 2022. Alla fine ha concluso solo un arrivo, nel gennaio 2023: quello di Il trequartista ucraino Ruslan Malinovskyi, tornato al Genoa. Un fallimento.

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