Lo stato americano della Georgia ripristina il divieto di aborto oltre le sei settimane

Lo stato americano della Georgia ripristina il divieto di aborto oltre le sei settimane
Lo stato americano della Georgia ripristina il divieto di aborto oltre le sei settimane
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La Corte Suprema dello stato americano della Georgia ha ripristinato la legge che vieta l’aborto oltre le sei settimane di gravidanza, sospendendo la decisione presa da un giudice del processo.

Il dibattito sui limiti al diritto all’interruzione volontaria della gravidanza (aborto) è al centro della campagna per le elezioni del 5 novembre. La portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre ha reagito denunciando “il caos e la confusione per donne e medici” creati dalle leggi molto restrittive adottate in seguito alla decisione della Corte Suprema nel giugno 2022.

Il candidato repubblicano Donald Trump è orgoglioso di aver ottenuto, attraverso la nomina di tre giudici conservatori alla Corte Suprema degli Stati Uniti quando era presidente, la cancellazione della garanzia federale del diritto all’aborto. Attraverso questo capovolgimento di mezzo secolo di giurisprudenza, la Corte Suprema ha dato agli Stati piena libertà di legiferare in questo settore.

In Georgia, il governatore repubblicano Brian Kemp ha potuto così mettere in vigore nel luglio 2022 le disposizioni precedentemente inapplicabili di una legge del 2019 che vietava (con rare eccezioni) l’aborto oltre il periodo in cui può essere rilevata una prima attività cardiaca, circa sei settimane di vita. gravidanza.

Il 30 settembre, il giudice Robert McBurney ha tuttavia ribaltato questa legge, ritenendo che la Costituzione della Georgia garantisca “il potere di una donna di controllare il proprio corpo”, anche se questo potere “non è illimitato”. “Quando il feto che cresce all’interno di una donna raggiunge la vitalità, quando la società può assumersi il benessere e la responsabilità di questa vita separata, allora, e solo allora, la società può intervenire”, ha affermato.

Denunciando “un divieto arbitrario di interruzione della gravidanza alla sesta settimana”, soglia oltre la quale “molte donne non sono del tutto consapevoli di essere incinte o, nella migliore delle ipotesi, non ne sono sicure”, il giudice ha ripristinato l’autorizzazione all’aborto fino alla vitalità del feto, cioè circa 20-22 settimane.

Ma le autorità statali repubblicane hanno presentato ricorso contro questa decisione. La Corte Suprema della Georgia li ha quindi soddisfatti finché non si è pronunciata nel merito. Il media ProPublica ha riferito a settembre della morte di una donna di 28 anni in un ospedale della Georgia nell’agosto 2022, attribuendola a una mancanza di cure causata dalle leggi restrittive sull’aborto in quello stato.

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