Champions League: Turpin, Vinicius, Kim, Bellingham… I top e i flop di Bayern Monaco – Real Madrid (2-2)

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Le cime

Vinicius, come un vero nuovo

Il suo posizionamento più centrale potrebbe aver sorpreso il Manchester City, ma il Bayern Monaco era avvisato: Vinicius ora sa giocare in prima linea nell’attacco del Real e lo ha dimostrato brillantemente anche martedì. In ogni caso, ha mostrato la gamma del numero 9 ad altissimo livello, in platea e in particolare nel suo punteggio d’apertura: chiamata contro scuola seguita da un finale clinico, il tutto su un caviale di Toni Kroos .

Il brasiliano poi trasforma il pareggio senza tremare. È anche il giocatore più decisivo della C1 dalla stagione 2021-2022 (16 gol, 15 assist). È chiaro, Vinicius ormai fa parte dell’élite.

Vinicio Jr.

Credito: Getty Images

È stato sufficientemente sottolineato negli ultimi tempi fino a che punto l’arbitrato francese fosse in difficoltà, per non insistere sulla performance del riferimento francese in questo ambito. Martedì è entrato in carica Clément Turpin, che ha tenuto perfettamente la riunione. L’uomo in blu si è visto poco, il che spesso è un buon segno, ed è logico che abbia indicato il dischetto due volte: prima dopo il fallo di Lucas Vazquez su Jamal Musiala, poi dopo lo scontro di Kim Min-jae con Rodrygo.

Due decisioni importanti che ha preso con sobrietà, riflettendo il suo atteggiamento durante tutta la riunione. Perfetto, semplicemente.

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L’Allianz Arena a livello di Champions League

L’ingresso in campo dei giocatori dell’Allianz Arena ha dato il tono: il magnifico tifo preparato dai tifosi tedeschi in omaggio a Franz Beckenbauer, scomparso all’inizio dell’anno, avrebbe potuto far venire i brividi.

Al di là della svolta interessata da questo tifo, tutto il pubblico tedesco ha risposto anche alla richiesta di Thomas Muller, che aveva invitato i suoi tifosi a presentarsi vestiti di rosso. Desiderio esaudito, per un effetto visivo di grande successo.

I flop

Kim Min-jae ha bevuto la tazza

Mentre Matthijs de Ligt, incerto prima del match, ha finalmente perso la sua corsa contro il tempo, Thomas Tuchel non è riuscito a schierare la coppia, con Eric Dier, che aveva utilizzato fin dai quarti di finale contro la Lazio. Kim Min-jae venne quindi scelta per accompagnare l’inglese, e visse una serata da incubo.

Sconcertato dalla contro-chiamata di Vinicius sul primo gol, il sudcoreano ha poi affrontato bruscamente Rodrygo in area, facendo sì che il Real Madrid pareggiasse su rigore. Due errori palesi hanno punito i soldi a queste altezze, anche se la colpa dell’apertura del punteggio spagnolo è di un intero collettivo.

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Kim, Bayern-Real Madrid

Credito: Eurosport

Lucas Vázquez superato da Musiala

Nonostante i suoi 32 anni, Dani Carvajal è ancora una presenza fissa al Real. Problema: lo spagnolo è stato squalificato a Monaco. Il suo vizio e la sua affidabilità sono mancati al Merengue… e in particolare a Lucas Vazquez, spinto ingenuamente a commettere un errore nella propria area da Jamal Musiala, che ha permesso al Bayern di passare, per un momento, in vantaggio nel punteggio.

Il passaggio del giovane tedesco sulla fascia sinistra nel secondo tempo è stato sinonimo dell’inizio dei problemi per Vazquez, che ha sofferto per la qualità delle percussioni dell’avversario. Nessuno ha commesso più errori di lui al Real (3), solo Konrad Laimer è stato penalizzato di più al Bayern (4). Il simbolo di una serata difficile.

Il fantasma di Bellingham

Avevamo ancora in mente il suo controllo eccezionale che ha portato al gol di apertura del Real sul campo del Manchester City nel ritorno dei quarti di finale. Ma martedì Jude Bellingham non ci ha offerto alcun gesto di alta classe. Il nazionale inglese è stato protagonista di alcune mosse interessanti, tra cui la vittoria di un pericoloso calcio di punizione al limite dell’area.

Ma la sua influenza è stata molto lontana dagli standard a cui ci ha abituato, in particolare con quattro perdite di palloni, il totale più alto del Real Madrid, il secondo della partita. L’ex giocatore del Dortmund non era mai partito così presto in questa stagione di Champions League: ha ceduto il posto a Luka Modric al 75′.

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