la popolazione manifesta contro la nuova “legge russa”

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Di Régis Genté

Pubblicato
6 ore fa,

Aggiornamento 6 ore fa

Da due settimane, la piccola repubblica del Caucaso meridionale vive al ritmo di manifestazioni quotidiane per dire “no alla legge russa”.
VANO SHLAMOV/AFP

DECRITTO – Il governo ha reintrodotto la bozza di testo sugli “agenti stranieri”, che mira a mettere la museruola all’opposizione e ai media occidentali.

A Tbilisi

Questo lunedì si preannuncia teso a Tbilisi. Una giornata di manifestazioni e contromanifestazioni, in cui molti georgiani si sentono a un bivio, in un momento decisivo della storia del Paese. Perché quest’ultimo potrebbe restare indietro rispetto al nuovo “muro” che la Russia vorrebbe ricostruire attorno a sé. Da due settimane, la piccola Repubblica del Caucaso meridionale, di 3,7 milioni di abitanti, che si distingueva dagli anni ’70 per la volontà di emanciparsi da Mosca, vive al ritmo di manifestazioni quotidiane per dire “No alla legge russa“.

Il governo del Sogno Georgiano, il partito al potere dell’oligarca Bidzina Ivanishvili, che ha costruito la sua fortuna in Russia negli anni ’90, ha appena rilanciato il disegno di legge”sulla trasparenza dell’influenza straniera» poco più di un anno dopo averlo dovuto rimuovere. Poi intitolato “legge sulla registrazione degli agenti stranieri», il progetto – che mira soprattutto a mettere la museruola all’opposizione e ai media…

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