l’assurdo esperimento degli anni ’50

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ATTENZIONE: Nessuno dovrebbe, per nessun motivo, mettere criceti o altri animali viventi nel microonde.

La scienza è piena di storie folli, ma devo dire che questa ha attirato particolarmente la mia attenzione: negli anni ’50 alcuni scienziati usavano il forno a microonde per scongelare un criceto in letargo nel tentativo di riportarli in vita. E la cosa veramente pazzesca è che in alcuni casi c’è addirittura riuscito!
Basta, nessuno prende il proprio criceto per metterlo nel microonde: sono esperienze ormai superate che, con ogni probabilità, hanno fatto soffrire l’animale. Si tratta quindi di una curiosità prettamente scientifica che, seppure importante in ambito medico, è una buona cosa non rispondere con il tuo animale domestico.

Infatti, questa curiosa storia ha iniziato a fare il giro del web grazie a Tom Scott, uno YouTuber che, durante le sue ricerche, si è imbattuto in un articolo in cui era scritto che ” Il microonde è stato inventato per riscaldare in modo umano i criceti durante alcuni esperimenti condotti negli anni ’50.“. In effetti, è uno mezza bufala: il microonde non è stato certamente inventato per questo scopo ma credo che questa storia valga comunque la pena di essere raccontata.

Perché i criceti o gli animali in letargo vengono rianimati?

Prima di vedere dal punto di vista pratico come si sono svolti gli esperimenti e quali risultati hanno ottenuto, credo possa essere utile comprendere il perché li hanno fatti – per vedere il resto della storia nella giusta luce. Il concetto alla base di criobiologia è capire come si comportano le cellule, i tessuti e gli organismi basse temperature: lo scopo è ottenere miglioramenti in campo medico, ad esempio in conservazione dei tessuti umani e dentro trasfusioni di sangue.

Come spesso accade in questi casi, il punto di partenza dei test non è direttamente l’essere umano ma si parte da animali di dimensioni notevolmente inferiori come, ad esempio, topi e criceti.

Esperimenti di criobiologia negli anni ’50

Tutto inizia in Anni ’50 quando un gruppo di ricercatori criobiologia del Istituto Nazionale di Ricerca Medica ha cercato di riportare in vita i criceti in letargo. Per “ibernato” Voglio dire che gli animali sono stati portati ad una temperatura di circa 1°C, quindi ben al di sotto del valore limite per consentirne la sopravvivenza. Porcellini d’India in realtà non respiravano, non avevano battito cardiacoe buona parte dell’acqua presente all’interno dei loro corpi lo era congelato.

A questo punto attraverso piastre elettriche, acqua calda O luce intensa erano accaldati, ci provavano riportarli in vita. Inutile dire che il tasso di successo di questi esperimenti era estremamente piccolo e, anche quando avevano successo, spesso causavano brucia Agli animali. Per superare quest’ultimo problema, lo scienziato (o come lui stesso si definisce, “ inventore«) James Lovelock ha deciso di provare a microonde.

L’esperimento del forno a microonde per rianimare i criceti

In quegli anni, il forni a microonde compatti come li intendiamo oggi: appariranno sul mercato solo negli anni ’60. Proprio per questo motivo James Lovelock, come dice lui stesso Tom Scott in una video intervista, è stato costretto a dare sfogo alla sua creatività e a creare una versione originale di un forno a microonde per condurre il suo esperimento.

Poi ha preso una criceto congelato, lo inserì in questo strumento calibrato 1 kW di potenza e, dopo aver atteso qualche secondo, l’animaletto cominciò a muoversi. Ciò che è veramente interessante, almeno da un punto di vista accademico, è che con il microonde, il probabilità di sopravvivenza dell’animale sono aumentati enormementepermettendo a quasi tutti i roditori scongelati di sopravvivere.

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Terminiamo con una domanda un po’ provocatoria che mi sono posto. In altre parole: è possibile congelare altri animali o addirittura un essere umano? La risposta breve è NO. Questa tecnica non è scalabile e altri esperimenti hanno dimostrato come, con la tecnologia attuale, ciò sia possibile inefficace in creature più grandi di un criceto.

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