Christian Constantin: “Il 12° arbitro uomo del Lugano”

Christian Constantin: “Il 12° arbitro uomo del Lugano”
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Una serata da dimenticare per Christian Constantin e l’FC Sion. ©KEYSTONE/PETER KLAUNZER

Pubblicato il 27/04/2024

“Entrambe le squadre stasera hanno avuto il loro dodicesimo uomo, noi con il pubblico, il Lugano con l’arbitro!”. Con il suo senso della formula, Christian Constantin ha centrato l’obiettivo.

Nessuno riesce infatti a comprendere la decisione dell’arbitro sull’azione al 49′. Urs Schnyder è l’unico allo stadio ad aver visto un fallo di Cristian Souza su Ousmane Doumbia. “Dovrebbe lasciare il posto ai più giovani e smettere di falsare la concorrenza, si arrabbia Christian Constantin. Crede di avere sempre ragione. Questa sera non ha mai dubbi, il suo compito era quello di garantire la partita. Ovviamente non c’era il VAR. Ma voglio ricordarti che la scorsa stagione il VAR ha permesso ai giocatori del Winterhour di giocare con le mani nella loro area.

Il presidente dell’FC Sion ha capito che questa semifinale si sarebbe chiusa sul 2-0. “Avremmo dovuto segnare il break dall’inizio su azione di Dejan Sorgic, si rammarica. Poi il Lugano ha approfittato di un certo successo per portare in vantaggio. Ma senza questo rigore avremmo potuto continuare sullo slancio del primo periodo. avremmo visto una vera partita di calcio…”

Chrstian Constantin è ovviamente felice del sostegno popolare alla sua squadra. “Il pubblico era presente. Anche loro aspettavano e alla fine se ne sono andati scontenti”, conclude.


ats

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