L’inflazione rallenta in vista della decisione chiave della BCE

L’inflazione rallenta in vista della decisione chiave della BCE
L’inflazione rallenta in vista della decisione chiave della BCE
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A settembre l’inflazione nella zona euro è scesa più del previsto, all’1,7% su base annua. In questo contesto, la BCE potrebbe decidere di abbassare i tassi di riferimento per sostenere l’attività economica. Quali sono le sfide di questa decisione cruciale per l’economia europea?

Buone notizie sul fronte dell’inflazione nella zona euro: secondo Eurostat, a settembre l’aumento dei prezzi al consumo è rallentato più del previsto, all’1,7% su un anno. Questo dato è inferiore alle prime stime che prevedevano un’inflazione pari all’1,8%. Si tratta del livello più basso registrato da giugno 2021, prima dello scoppio della guerra in Ucraina che fece impennare i prezzi dell’energia.

La BCE si trova di fronte a un dilemma

Questa pausa sul fronte dei prezzi arriva al momento giusto Banca Centrale Europea (BCE)che annuncerà questo giovedì le tanto attese decisioni della sua riunione di politica monetaria. L’istituzione di Francoforte è infatti preoccupata per i segnali di rallentamento economico nella zona euro e potrebbe decidere di allentare la propria politica di sostegno all’attività.

Verso una riduzione dei tassi di riferimento?

Concretamente la Bce potrebbe procedere ad un’ulteriore riduzione dei suoi tassi chiavecome già avvenuto a giugno e poi a settembre. Questa azione renderebbe il credito più economico e più accessibile per le famiglie e le imprese, il che sosterrebbe i consumi e gli investimenti. I recenti commenti dei funzionari della BCE, compresi quelli delle banche centrali tedesca e francese, puntano in questa direzione.

“Fino a un mese fa, i guardiani dell’euro restavano cauti, dando la sensazione di voler aspettare la riunione di dicembre per agire”, sottolinea un analista finanziario.

I rischi dell’allentamento monetario

Tuttavia, questa politica di ripresa non è priva di rischi. Stimolando la domanda, potrebbe causare una ripresainflazione nel medio termine se l’offerta non segue. Successivamente la BCE potrebbe essere costretta a inasprire improvvisamente la sua politica, con il rischio di interrompere la ripresa economica.

Alcuni membri del Consiglio direttivo potrebbero quindi invitare alla cautela e preferire attendere segnali più tangibili di disinflazione e rallentamento prima di agire. L’evoluzione dei prezzi nei prossimi mesi sarà quindi attentamente esaminata.

Un impatto sui tassi debitori statali

Le decisioni della BCE avranno ripercussioni anche sui costi di finanziamento dei paesi della zona euro. Tassi bassi renderebbero più semplice la gestione del debito pubblico, aumentato vertiginosamente a causa della crisi sanitaria. Ma potrebbero anche incoraggiare l’allentamento e le riforme di bilancio.

La riunione di questo giovedì costituisce quindi un test per il presidente della BCE Cristina Lagarde che dovrà pilotare questa importante decisione trovando il giusto equilibrio tra sostegno all’economia e controllare l’inflazione. I mercati saranno sospesi dagli annunci e dai segnali inviati sulle prospettive della politica monetaria per i mesi a venire.

I rischi dell’allentamento monetario

Tuttavia, questa politica di ripresa non è priva di rischi. Stimolando la domanda, potrebbe causare una ripresainflazione nel medio termine se l’offerta non segue. Successivamente la BCE potrebbe essere costretta a inasprire improvvisamente la sua politica, con il rischio di interrompere la ripresa economica.

Alcuni membri del Consiglio direttivo potrebbero quindi invitare alla cautela e preferire attendere segnali più tangibili di disinflazione e rallentamento prima di agire. L’evoluzione dei prezzi nei prossimi mesi sarà quindi attentamente esaminata.

Un impatto sui tassi debitori statali

Le decisioni della BCE avranno ripercussioni anche sui costi di finanziamento dei paesi della zona euro. Tassi bassi renderebbero più semplice la gestione del debito pubblico, aumentato vertiginosamente a causa della crisi sanitaria. Ma potrebbero anche incoraggiare l’allentamento e le riforme di bilancio.

La riunione di questo giovedì costituisce quindi un test per il presidente della BCE Cristina Lagarde che dovrà pilotare questa importante decisione trovando il giusto equilibrio tra sostegno all’economia e controllare l’inflazione. I mercati saranno sospesi dagli annunci e dai segnali inviati sulle prospettive della politica monetaria per i mesi a venire.

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