Pubblicato il 2 ottobre 2024 alle 20:51 / Modificato il 2 ottobre 2024 alle 20:51
Gli Stati Uniti inaspriscono i toni nei confronti di Teheran, all’indomani dei cento missili lanciati contro Israele. “L’Iran sarà ritenuto responsabile delle sue azioni”, ha avvertito mercoledì l’ambasciatrice americana all’ONU Linda Thomas-Greenfield durante una riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza sulla situazione in Medio Oriente. Nel mese di ottobre l’organismo è stato presieduto dalla Svizzera, che ha chiesto la ripresa del “dialogo, unico modo per evitare una guerra regionale”.
Il diplomatico americano, pur considerato una colomba all’interno dell’amministrazione Biden, ha stimato che l’attacco iraniano “non era difensivo”. “Il territorio iraniano non è stato minacciato”. “Le guardie rivoluzionarie islamiche [la force d’élite iranienne, ndlr] ha agito in risposta alla morte del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, un movimento terroristico responsabile della morte di migliaia di libanesi, americani e israeliani”, ha denunciato. L’ambasciatore iraniano Saeid Iravani ha invocato “autodifesa” dopo che diversi ufficiali militari iraniani sono stati uccisi da Israele in Libano e Siria negli ultimi mesi. Ha assicurato che martedì il suo Paese ha preso di mira le “installazioni militari” in Israele.
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