François Ruffin critica la “nuova Francia” di LFI

François Ruffin critica la “nuova Francia” di LFI
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      Francia”
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In un'intervista con Nuovo ObsIl deputato della Somme è molto critico nei confronti della strategia ribelle che mira a concentrarsi sui giovani e sui quartieri.

“La vita all’interno del gruppo LFI era diventata irrespirabile.” È da uomo libero che François Ruffin si è confidato al Nouvel Obs, per un'intervista a raffica contro i suoi ex compagni della France insoumise (LFI). Un movimento che non lascia “non c’è spazio per il dibattito, la discussione, la contraddizione, lo scambio e il superamento delle contraddizioni”ha aggiunto questa mattina, su RMC.

Il parlamentare della Somme concentra i suoi attacchi sul cambiamento strategico di Jean-Luc Mélenchon, fonte di un “Disaccordo elettorale e morale” : “Per le elezioni presidenziali del 2022, [il] cambia linea, punta tutto sui giovani e sui quartieri operai, trascura il resto.” François Ruffin rimprovera il capo ribelle per aver aderito in tal modo alla «linea Terra Nova»prende il nome dal think tank progressista che ha scritto un promemoria nel 2011 consigliando alla sinistra di concentrarsi meno sulla classe operaia e di più sui giovani, le donne e le minoranze. Agli occhi dell'ex giornalista Jean-Luc Mélenchon “sceglie l’abbandono e taglia la Francia in segmenti”.

Il dramma di Crépol

Per François Ruffin, il “nuova Francia” promosso da LFI si basa su una fondazione “spaziale e quasi razziale”. Cita come prova la reazione degli Insoumis alle notizie che hanno fatto notizia. Mentre le truppe mélenchoniste non hanno “non ha detto una parola” dall'omicidio di Thomas a Crépol, vennero “giustamente, in difesa e in appoggio” di Mourad, questo giardiniere vittima di un attacco razzista. Dove il movimento della sinistra radicale “costruito nuovi muri”il direttore di Grazie capo! desiderio “raccogliere” e “rendere la nostra Francia intera e non a metà”.

Il milione di voti aggiuntivi ottenuti da LFI alle elezioni europee non basta a convincere François Ruffin dell'efficacia di questa strategia elettorale. “Ci siamo emarginati, messi all’angolo, demonizzati. Non abbastanza per vincere un secondo turno contro Marine Le Pen”egli crede, rammaricandosi che gli Insoumis abbiano ceduto al “violenza della parola”Di fronte alle accuse di tradimento lanciate dai suoi ex compagni, l'abitante di Amiens contrattacca: “Vorrei vederli in prima linea, su terreni difficili. Sfortunatamente, i lanci con il paracadute li hanno allontanati da lì.”

François Ruffin riporta anche i commenti fatti in privato da Jean-Luc Mélenchon. “Ci è voluto mezzo secolo per denazificare la Germania, quindi…avrebbe dichiarato l'ex ministro dell'Istruzione professionale, per giustificare il suo disinteresse nei confronti dei territori che votano a favore del Raggruppamento Nazionale. Mentre ora siede nel gruppo ambientalista, il deputato della Somme afferma di pensare alla creazione di un nuovo movimento politico. “Ma non è un uomo che lo decreta da solo nella sua cucina”ci tiene a sottolineare.

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