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La vendita di un edificio comunale dove vive un sacerdote è controversa

La vendita di un edificio comunale dove vive un sacerdote è controversa
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Il sindaco di Argentière-la-Bessée vuole riprendersi, a novembre, la casa dove vive Padre André Bernardi, sacerdote ausiliare della parrocchia di Écrins. Questo progetto è contestato dalla diocesi.

A novembre, il sindaco di Argentière-la-Bessée voleva riprendersi il municipio dove viveva un prete.

Questa villa di 130 m², situata nel centro della città, è stata messa a disposizione dell'associazione diocesana dalla fine degli anni '80.

Per il sindaco Alain Sanchez, questo edificio deve essere venduto. “La vendita di questa casa sarebbe una fonte di reddito da non trascurare, che potrebbe consentirci di portare gli appartamenti che ne hanno bisogno al giusto livello termico”, ha spiegato il sindaco a BFM DICI.

Un sacerdote in pensione ma molto impegnato

Peccato che la villa sia occupata dal 2023 da padre André Bernardi, ex parroco della parrocchia di Embrun.

Alain Sanchez lo considera in pensione. “Il parroco ufficiale è Padre Édouard Le Conte, che vive a Vallouise-Pelvoux,” dice.

Ma per quest'ultimo, il 77enne ecclesiastico è ancora essenziale per la vita parrocchiale della comunità. “Non dobbiamo dire a Padre Bernardi che è in pensione perché lavora sodo per mantenere viva la parrocchia e prendersi cura dei fedeli”, afferma.

Il vescovado interviene a sostegno del sacerdote

Per Padre Édouard Le Conte, la presenza di Padre Bernardi ad Argentière è essenziale. “Non potrei prendermi cura della comune da solo come fa lui.”

Il vescovado va nella stessa direzione e vuole che il ruolo del sacerdote sia riconosciuto nel suo vero valore. “È un sacerdote ausiliare e come tale esercita ancora la sua attività. È responsabile della celebrazione delle messe all’Argentière, così come dei battesimi, dei matrimoni e dei funerali.”

Una petizione lanciata da un credente

Poiché la notizia si diffondeva rapidamente, un parrocchiano anonimo decise di lanciare una petizione per esprimere allarme per la possibile “espulsione del sacerdote dalla sua canonica”.

Alain Sanchez denuncia “una bugia” e assicura “che non si è mai pensato di espellere padre Bernardi, ma piuttosto di trovare una soluzione concordata con l’associazione diocesana affinché potesse trasferirsi in un alloggio adatto alle sue esigenze”.

Il sindaco ha aggiunto che «la proposta di alloggi nel settore privato, immediatamente disponibile e perfettamente corrispondente alle esigenze di padre Bernardi, è stata respinta senza nemmeno prendersi la briga di essere studiata». Contattato dalla BFM DICI, padre Bernardi non ha voluto rispondere.

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