Mercoledì 4 settembre, un asteroide di un metro di diametro ha illuminato il cielo sopra le Filippine mentre bruciava nella sua caduta, senza causare alcun danno al suolo. L'arrivo di 2024 RW1, questo è il suo nome, non era previsto, almeno non per molto tempo. Era stato individuato solo poche ore prima da un programma di sorveglianza americano, il Catalina Sky Survey, che, per persone un po' ansiose come noi, può sembrare un po' preoccupante.
Potrebbe una roccia spaziale molto più grande apparire dal nulla, in grado di distruggere una città, un continente o l'intero pianeta? Le agenzie spaziali sono in grado di individuare tutti gli asteroidi che potrebbero essere pericolosi per la Terra? Il sito di notizie scientifiche New Scientist ha esaminato la questione e rassicura.
“Pensiamo di conoscere circa il 90% degli asteroidi di circa un chilometro di dimensione, e un chilometro non è considerato un killer di pianeti, ma qualcosa che distruggerebbe un'intera regione o continente”, afferma Ian Carnelli dell'Agenzia spaziale europea (ESA). Si tratta comunque del 10% degli asteroidi che passano inosservati. Ma negli ultimi anni, c'è stata una spinta enorme per sviluppare tecnologie di sorveglianza, in particolare per rilevare oggetti più piccoli. “Un asteroide di 100 metri ucciderebbe qualcuno, causerebbe vittime, indipendentemente da dove colpisca il pianeta”.
Per gli asteroidi di un metro o più piccoli, come 2024 RW1, la caccia è molto più complicata. “Se si scende a un metro, ci sono centinaia di milioni di asteroidi nel sistema solare, forse un miliardo”, afferma Carnelli. Questo non è un problema, però, poiché lo scudo della nostra atmosfera li disintegra prima che possano impattare. “C'è solo un interesse…
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