“La benevolenza non va di moda…”: preoccupato per i figli, Soprano si confida con tristezza in un’intervista

“La benevolenza non va di moda…”: preoccupato per i figli, Soprano si confida con tristezza in un’intervista
“La benevolenza non va di moda…”: preoccupato per i figli, Soprano si confida con tristezza in un’intervista
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Soprano, il cui vero nome è Saïd M’Roumbaba, è un artista essenziale sulla scena musicale francese. Primo membro del gruppo Psy 4 di Brina, si è affermato come artista solista riconosciuto per il suo talento come cantante, compositore e autore. Se il suo stile mescola rap, pop e musica urbana, ciò che distingue Soprano è la sua capacità di affrontare argomenti profondi e talvolta delicati attraverso la sua musica.

Con testi toccanti e una voce immediatamente riconoscibile, Soprano si è costruito la reputazione di artista impegnato che denuncia senza mezzi termini le disuguaglianze sociali, la discriminazione e l’ingiustizia. Invitato al microfono di radio Inter questo martedì 17 dicembre 2024, l’artista 45enne ha espresso il suo fastidio nei confronti della nuova generazione.

Un artista impegnato

Fin dai suoi esordi nel mondo della musica, Soprano si è affermato come un voce per i dimenticati, gli emarginati e coloro che la società tende a trascurare. Se la sua musica rientra in un registro variegato, non esita a usare la sua arte per denunciare i difetti del mondo moderno. Attraverso le sue canzoni affronta temi che toccano il cuore delle preoccupazioni sociali e umane.

Il soprano non si limita a cantare melodie orecchiabili, cerca di farlo inviare messaggi forti. Il suo impegno è palpabile in molti dei suoi pezzi in cui evoca con emozione temi come la discriminazione razziale, la povertà, le disuguaglianze, il divario di ricchezza, l’ingiustizia che colpisce i più indigenti, le condizioni di vita difficili, ma anche l’amore.

Un altro aspetto importante dell’impegno di Soprano è la volontà di riunire, creare ponti tra culture e generazioni diverse. In un mondo spesso diviso dalle differenze, le sue canzoni sostengono l’unità e ilapertura mentale. Alcuni di questi titoli “In bene” sono inni alla diversità e alla tolleranza, in cui difende l’idea che le nostre differenze sono una risorsa e non un ostacolo. Queste canzoni ci ricordano che, non importa da dove vieni, tutti meritano la possibilità di prosperare in un mondo più giusto.

Un impegno oltre la musica

L’impegno di Soprano non si limita alla musica. Ha saputo sfruttare la sua notorietà per esprimersi pubblicamente su questioni sociali e culturali che gli stanno a cuore. Per diversi anni ha sostenuto iniziative giovanili e campagne per a migliore inclusione delle minoranze nel mondo professionale e artistico.

Soprano è intervenuto anche per denunciare comportamenti discriminatori, in particolare nei confronti delle persone di origine immigrata, e non esita a ricordare l’importanzapari opportunità. Le sue parole non sono solo critiche; portano un messaggio diSperanzache la musica e l’arte possono essere strumenti di trasformazione sociale.

Una preoccupazione per la nuova generazione

Questo martedì 17 dicembre 2024, il cantante è stato invitato in onda su France Inter nello spettacolo “Le 7 à 10”. Fin dall’inizio la giornalista ha citato uno dei suoi testi cercare di capire cosa denuncia. “Il mondo in cui viviamo è spietato, anche Sheitan è sopraffatto dalla nostra mancanza di umanità. Vedo odio ovunque, ancora tanta divisione, la mia testa è stanca”.

E il giornalista chiede: “Cosa significa? Cosa significa, qual è lo scopo di scrivere, qual è lo scopo di sbattere, qual è lo scopo di rappare, qual è lo scopo di cantare?”

Il Soprano allora rispose: “Continuiamo a farlo, ma è vero che faccio musica da quasi 30 anni. Denuncio tante cose e ho l’impressione che la situazione stia peggiorando. Siamo ancora più combattuti di prima ed è davvero qualcosa che mi pesa“.

E il padre di quattro figli continua: “Mi pesa perché Vedo i miei figli crescere in mezzo a tutto questo. Oggi sui social tutto è negatività. Sembra che la gentilezza non sia di moda. Ma mi dico che se vogliamo avere un mondo migliore, dovremo nutrire le generazioni che verranno con gentilezza e non con lacrime continue…”.

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