Pubblicato il 27/11/2024 08:00
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Rivelatosi nel 2007 con il suo album “Life in Cartoon Motion”, Mika, il cantante libanese-americano-britannico di 41 anni, ha deciso di “prendersi una pausa dalla televisione francese”. Dopo 6 album, la pop star vuole dedicarsi completamente al suo ruolo di sponsor della 38esima edizione di Telethon.
Questo è il volto dell’edizione 2024 di Telethon. Mika sarà sponsor dell’evento di beneficenza, che si terrà venerdì 29 e sabato 30 novembre. In questa occasione, l’artista libanese-britannico-americano si confida “Passato, presente, futuro“, trasmesso sui social network franceinfo. Questo figlio di esilio e artista senza frontiere analizza la cronologia della sua carrierache ha messo radici in giovane età in Libano.
Nato a Beirut nel 1983, Michael Holbrook Penniman Jr. ha trascorso parte della sua infanzia a Parigi, dopo essere fuggito dal Libano, per poi trasferirsi a Londra con i suoi genitori all’età di 8 anni. Una giovinezza segnata da molteplici influenze culturali che lo hanno formato fin dalla tenera età. “Quando penso alle mie origini, non penso a un luogo. Penso alla cucina, penso a una comunità, penso a questo mix tra questa prima infanzia parigina con questa bolla libanese trapiantata da Beirut, questa educazione e la mia adolescenza inglese”, ricorda il cantante con nostalgia.
“La creatività, le idee e questa fibra artistica erano un passaporto molto più significativo del mio passaporto americano”riferisce Mika. Il cantante ricorda anche la sua infanzia segnata dalle molestie, quando aveva otto anni. “Ho iniziato ad avere molti problemi di dislessia, non sapevo leggere, non sapevo scrivere. Ho smesso di parlare per qualche mese e questo ha causato problemi in classe, soprattutto con un insegnante. E ora sono cacciato della scuola.”ricorda.
Fu in questo periodo che Mika conobbe Ala, la sua insegnante di pianoforte russa che la introdusse alla musica: “È diventata un’ossessione. Ero in un bozzolo musicale. Lo facevo 4 ore, 5 ore al giorno. Sei mesi dopo, sono alla Royal Opera [de Londres].” Un universo che gli permette di sentirsi se stesso. “Qui nessuno si prende in giro, io ho un lavoro e lo paghiamo noi”conclude il cantante con un ampio sorriso.
Artista dalle mille sfaccettature, la carriera di Mika non riguarda solo la musica. L’artista ora intende investire in cause che gli sembrano nobili, come dimostra il suo nuovo ruolo di sponsor della 38esima edizione di Telethon: “Il motivo per cui faccio Telethon è semplice. Telethon, Généthon, è qualcosa di davvero miracoloso e stimolante. È l’impossibile che diventa possibile, è il potere di credere nell’impossibile.”
Un impegno che risuona anche con le sue recenti prese di posizione a favore dei bambini del Libano con l’Unicef, o contro il bullismo scolastico e l’omofobia. “L’l’idea di mettersi in gioco è una risposta naturale e umana. Lo facciamo tutti in modo diverso. Ecco perché un impegno non è più valido di un altro. Ci sono alcuni che fanno più rumore di altri, ma non importa.”assicura il cantante.
Dopo sei album e tour internazionali, Mika desidera continuare a creare e immaginare: “Come continuare a restare curiosi? Come continuare a coltivare la creatività? Come costruire le cose”, chiede il cantante all’età di 41 anni. Se Mika vuole lasciare una traccia, è quella di “bello”. “Spero almeno una volta di realizzare qualcosa che sia veramente bello, sento che ancora non ci sono e vorrei arrivarci”conclude.
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