Noor presenta il suo primo EP come un disco di 17 minuti di canzoni, 6 anni di vita e 1 milione di lacrime. La cantante ha firmato con l’etichetta Romance, quella di Angèle, Clara Luciani e Hervé, e vi arriva come una cantante fiduciosa di storie tristi. “Mi sta guarendo, accetto la mia tristezza con esso, quindi è perfettoE il pubblico chiede di più, così colui che si è formato al Berkeley College of Music di Boston, vincitore dell’ultimo premio Inouïs du Printemps de Bourges, continua il processo.
Noor, sensibile e malinconico ma divertente
Questa tristezza può ancora essere un ostacolo, ma la Musica la sta tirando fuori, dice. Noor ha vissuto molto presto una tragedia, poi ha pensato che l’amore potesse salvare tutto. “Sto cercando di superarlo, è un processo lungo ma voglio trovarlo attraverso la mia arte”. Spiega così di essersi presentata come la prima parte di Hervé qualche giorno fa alla Cigale, nel suo momento peggiore, e di aver confidato al pubblico, senza scherzi stasera, l’accoglienza che è derivata dalle sue emozioni, non da questi sconosciuti avvolti e avvolti la calmò. Questo pubblico con cui parla del crepacuore durante il suo concerto. La cantante sa di essere malinconica e ammette di averla”ho molta paura di venirne fuori“, ma è anche molto divertente, non significa che sale sul palco solo per parlare, “Sono solo nella prima parte“.
Ascolta questa discussione con Noor e la sua performance in studio della sua canzone “H24”.
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