Il cacciatorpediniere 666, il gruppo della discordia

-

A La Mézière (35), il festival metal Samaïn Fest annulla l’arrivo del gruppo Deströyer 666


Il 12° festival musicale “Samain Fest” si svolgerà dal 24 al 26 ottobre nel nord di Rennes davanti a cinquecento appassionati di musica rock e metal. Questo festival sostiene una rete di scuole private bretoni, che educa 4.000 studenti da Rennes a Quimper. Una lingua bretone difesa durante il festival stesso, poiché nella programmazione sono proposti dei corsi.

Incoraggiato dal suo successo, il festival è riuscito nell’impresa di invitare gruppi piuttosto abituati agli eccessi del gigantesco Hellfest della porta accanto; Questo autunno, però, ha dovuto affrontare la prima grande controversia della sua esistenza. Nove giorni prima dell’evento, Mediapart ha deplorato l’arrivo del gruppo Destroyer 666, descritto come “razzista e misogino” dai media di Edwy Plenel. Immediatamente il festival annunciò la cancellazione del gruppo australiano, che sarebbe dovuto essere il protagonista il 26 ottobre. I Destroyer 666 sono una band black-metal, uno stile in cui violenza, satanismo e paganesimo convivono felicemente. Se il lavoro del gruppo (autore di sette album a partire dal 1997) è tipico del folklore black-metal senza particolari insidie ​​– cosa che gli consente di godere di una certa notorietà – il suo cantante (a volte ben riscaldato dalle molecole di etile assaporate in tour) ha hanno ripetutamente mostrato comportamenti oltraggiosi contro l’estrema sinistra, l’Islam e il movimento #MeToo. Attraverso le sue parole si pone qui la questione della distinzione tra un’opera e la personalità del suo artista. Non è ipocrita l’emozione suscitata dalla programmazione di Destroyer 666, a poche settimane dall’onnipresenza sugli schermi di Snoop Dogg, fan della faccia bianca e del fumo, durante gli ultimi Giochi Olimpici?

Una questione che divide la comunità metal: alcuni accusano Mediapart di condurre una caccia alle streghe; altri vogliono boicottare del tutto il festival, accusandolo di cedere alle pressioni dell’estrema sinistra e altri ancora – cosa più insolita nel mondo della musica metal – hanno applaudito questa deprogrammazione. Questo clima dannoso ha spinto il festival a creare urgentemente uno stand di prevenzione dove verrà incoraggiata la denuncia di qualsiasi comportamento inappropriato. Una polemica che potrebbe mettere a rischio il futuro del festival, con grande sfortuna delle scuole bretoni.

abc5d87e7a.jpg

Mammut

Prezzo: 10,00 €

4 usati e nuovi disponibile da 10,00 €


Music

-

PREV Le radio comunitarie temono il calo dei sussidi statali
NEXT Jean-Jacques Goldman, Florent Pagny… la classifica degli artisti preferiti dai francesi nel 2024