Messa in scena di un furto in diretta: chiarimenti da Hit Radio

Messa in scena di un furto in diretta: chiarimenti da Hit Radio
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Mohamed Bousfiha, alias Momo. (Credito: DR)

La messa in scena di un furto in diretta su Hit Radio ha creato da giorni una grande polemica, mentre il conduttore principale dell’emittente, Mohamed Bousfiha, alias Momo, è attualmente perseguito su cauzione. Il 28 marzo Hit Radio ha pubblicato un comunicato stampa, al fine di “ fornire pubblicamente chiarimenti riguardo alle accuse che circolano sui social network e su alcuni media “.

In questo comunicato la radio smentisce” forzatamente qualsiasi coinvolgimento della stazione nella commissione di questi atti “, cosa che lei afferma “totalmente contrario »ai suoi valori. La stessa fonte, che conferma che essa e i suoi collaboratori sono “totalmente estranei a questa vicenda”, negando qualsiasi legame con le persone dietro i presunti fatti, insiste anche che “ Hit Radio ed i suoi collaboratori si attengono a rigorosi principi etici e professionali “.

Allo stesso tempo, la direzione della stazione ribadisce la propria disponibilità a collaborare con le autorità competenti per chiarire le questioni e “ consentire che la verità venga stabilita “, pur esprimendo il suo” rispetto incrollabile per le forze di sicurezza e di giustizia e riconoscimento per il lavoro che svolgono al servizio dei cittadini per mantenere la sicurezza e il benessere pubblici “. Si riserva quindi il diritto di adottare tutte le misure legali contro coloro che “cercano di infangare (la sua, ndr) la reputazione attraverso false accuse” e accuse “ infondato “.

Il caso risale a giovedì 21 marzo, quando un ascoltatore invitato a parlare in onda su Hit Radio durante il programma “Momo Ramadan Show” del 21 marzo durante il quale un ascoltatore invitato a parlare in diretta avrebbe deliberatamente simulato un furto telefonico in diretta. L’ascoltatore ha detto alla radio di essere stato vittima del furto del suo smartphone e ha menzionato la presunta inerzia delle autorità, prima che il conduttore annunciasse la sua decisione di offrirgli un nuovo apparecchio.

Le autorità hanno reagito immediatamente e direttamente, con l’apertura di un’indagine capace di accertare le circostanze di quello che è stato presentato come reato, al fine di arrestare, se necessario, i presunti colpevoli. Dall’inchiesta, però, è emerso che si trattava di una bufala che ingannava gli ascoltatori, con fatti inventati, per scopi che la giustizia si appresta a accertare. Inoltre, i commenti fatti dall’ospite sono stati interpretati come riflettenti un “ immagine distorta di un Paese caratterizzato dal caos “.

Il 26 marzo l’ospite, così come altri due sospettati, sono stati arrestati per “ oltraggio alla polizia giudiziaria mediante la denuncia di un reato fittizio “. Mentre gli altri due sospettati sono stati posti in custodia di polizia, Momo ha beneficiato della liberazione provvisoria. Il coinvolgimento del conduttore dello show e degli editorialisti non è stato confermato, a differenza delle azioni dei due sospettati arrestati.

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