Non contare su Gigi Dall’Igna per mettere in mostra il suo gioco al primo incontro dell’anno! L’ingegnere italiano forse sa che la Ducati è in una posizione molto comoda, ma resta comunque cauto. Sa bene che la sua moto è la più seguita di tutte visto il livello che ha raggiunto, ma sa anche che non è immune dalle uscite di pista nel suo sviluppo.
Dall’incidente del 2022, quando l’ultimissima specifica del motore fu rifiutata da Pecco Bagnaia poco prima del lancio del campionato, le officine di Borgo Panigale sono consapevoli di non essere immuni da un errore nella scelta dello sviluppo. Considerato il valore del modello che ha vinto quasi tutte le gare dello scorso anno e ha lasciato anche solo pochi posti sul podio alla competizione, la parola d’ordine è lavorare con continuità evitando a tutti i costi di rivoluzionare la Desmosedici.
“L’obiettivo che abbiamo quest’anno non è stravolgere la moto, ma migliorarla un po’” spiega il direttore generale di Ducati Corse, “perché partiamo da una base che ci ha dato tante soddisfazioni. Credo che dovremo stare attenti prima di introdurre soluzioni diverse e innovative su questa moto”.
La Ducati GP25 così come è stata presentata lunedì.
Foto di: Ducati Corse
Questa riluttanza a tentare innovazioni azzardate sulla GP25 è tanto più giustificata in quanto lo sviluppo del motore sta per essere congelato: i modelli omologati prima del primo Gran Premio della stagione, a fine febbraio, non cambieranno fino al 2027, data di entrata in vigore di una nuova regolamentazione tecnica, fatta eccezione per i marchi che beneficiano di concessioni tecniche che lasciano più libertà.
Ducati è il marchio che dovrebbe beneficiare maggiormente di questa regola se confermasse il suo altissimo livello di prestazioni con la GP25. Resta il fatto che i team tecnici hanno preparato un buon numero di sviluppi per il resto delle parti che possono ancora evolversi un po’ più liberamente, che saranno presto valutate da Pecco Bagnaia e Marc Márquez. La scelta di validarli o meno sarà, comunque, attentamente valutata.
“Ora che ci prepariamo per il test che si svolgerà tra due settimane, devo dire che c’è davvero tanto materiale da provare” ha spiegato Gigi Dall’Igna. “Ci sarà un nuovo forcellone, un nuovo telaio, una carena completamente diversa, abbiamo anche riprogettato il dispositivo Holeshot quindi avremo anche qualcosa di nuovo con cui sperimentare, ma credo che dovremo essere molto rigorosi nella selezione dei questo materiale.”
“Dovremo solo applicare ciò che sicuramente ci farà fare la differenza, e lasciare da parte ciò che ci lascia qualche dubbio in più prima di riprovarci magari nel corso della stagione. Ci sono tante cose che valuteremo quando e come introdurle anche a seconda di cosa faranno i nostri avversari. Sono uno che rischia, che ne ha presi tanti nella sua vita, ma credo che bisogna essere molto intelligenti nell’affrontare i rischi. Bisogna correre rischi solo quando è utile ed è quello che faremo”.
In questo articolo
Lena Buffa
MotoGP
Squadra Ducati
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