Partenza dalla MotoGP, atmosfera più pesante di un'incudine ai piedi di tutti… Sulla testa, incudini ovunque. Una partenza andata bene, nessuna caduta alla prima curva, grazie al destino che ha lasciato decidere ai piloti il loro destino! Anche per il resto nessun guasto, nessuna caduta tra i primi, ottimo. Martin parte due dietro a Bagnaia, già detto, niente da perdere e partire in pole, non ha fatto la differenza! Marc Marquez supera velocemente Martin, ha fatto il lavoro, farà metà del GP dietro a Bagnaia, appena dietro, senza mai attaccarlo. Poi lo lascerà andare. Ha vinto il terzo posto assoluto. Dietro, Espargaro e Alex Marquez avranno la meglio su Bastianini. Martin è quindi a tre ma davanti ad un branco di lupi. Avrà bisogno di molta abilità per resistere senza commettere errori, ma detto che monta una gomma Medium AR, sa che la situazione migliorerà. Ed è quello che sta succedendo, Espargaro e Alex Marquez gli daranno anche una bella lotta che li farà ritardare, Martin è tre e francamente tre. Si titola con 10 punti di vantaggio su Bagnaia. Cade tra le braccia del suo migliore amico Espargaro. Poi la folla si scatena, lo stand Pramac (Gigi e Domenicali vengono a congratularsi calorosamente) è al settimo cielo, Martin si mette il casco dorato che bacia freneticamente mentre sale sul podio. Una prima volta in MotoGP, un titolo motociclistico privato (già visto con Rossi e Nastro Azzurro ma prima della MotoGP). Prima c'era Alonso la nuova leggenda. Quattordici vittorie in una stagione, di cui sette consecutive, record assoluto dalla creazione del GP nel 1949. (Ma i suoi predecessori non avevano 20 GP in programma!). Tuttavia, in MotoGP “è nato un killer” sta rapidamente emergendo, abbiamo bisogno di te…
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