Dietro il processo a tre vigili del fuoco, la cultura dello stupro in tribunale

Narrativa L’“affare Julie” ha scosso l’opinione pubblica nel 2009. Questo martedì, 15 ottobre, avrà inizio davanti al tribunale penale di Versailles il processo contro tre vigili del fuoco accusati di violenza sessuale su una minorenne di età inferiore ai 15 anni. Julie aveva allora 14 anni.

Aspetta questo processo da quattordici anni. Ma con l’avvicinarsi dell’udienza, a governare Julie – il suo falso nome – non è il sollievo, ma la paura. Da quando ha accusato 22 vigili del fuoco di averla violentata tra il 2009 e il 2010, “nessuna risposta della giustizia è stata all’altezza della situazione della vittima, delle sue richieste di aiuto, delle sue speranze e di quelle dei suoi genitori”, nota il suo avvocato, M^e Emmanuel Daud.

All’epoca i fatti suscitarono scalpore nell’opinione pubblica. Hanno dato vita all’hashtag #justicepourjulie e le associazioni di attivisti ne hanno approfittato per denunciare quella che allora cominciava appena a essere definita “cultura dello stupro” e “giustizia patriarcale”. Si tratta quindi di un caso emblematico quello che sta per essere giudicato dal tribunale penale di Versailles, il 15 e 16 ottobre. Ma dopo un ins…