Al sorgere del sole, la condizione di alcuni villaggi rurali nella regione di Tata ha cominciato a diventare chiara a seguito delle inondazioni “record” avvenute nella notte tra venerdì e sabato, poiché alcuni residenti hanno confermato che “le loro case erano state demolite, e le strade che conducevano a loro erano state interrotte”.
Le attività civili nell’area sono state descritte ieri sera come “terrificanti”, dopo che il livello dell’acqua a Wadi Tata ha raggiunto “livelli insoliti”, richiedendo l’invio di elicotteri per raggiungere i distretti isolati.
Nella rotatoria di Texelt, uno dei residenti, Ibrahim Al-Moudin, ha confermato che la casa della sua famiglia e altre abitazioni sono state distrutte a causa delle forti inondazioni, spiegando che “la maggior parte dei residenti ha lasciato le proprie case e si è recata in altre che avevano considerato sicuro”.
Lo stesso portavoce ha fornito a Hespress video e foto che documentano lo stato di devastazione avvenuto. Parte della strada che porta a questa zona è stata interrotta a causa dell’acqua, rendendola completamente isolata.
Al-Moden ha inoltre sottolineato che nella rotatoria non sono state registrate vittime umane. Mentre per molti quartieri limitrofi la situazione è ambigua a causa della mancanza di mezzi di comunicazione con i propri residenti”.
Oggi prevale uno stato di attesa, con l’aspettativa che la pioggia cada di nuovo, come teme Muhammad Al-Hilali, un attivista civile nella regione, “oggi si verificherà una catastrofe umanitaria a causa della perdita di comunicazione con la maggior parte dei distretti isolati che sono stati inondato dalle acque del Wadi Tata”.
Ha chiesto che gli elicotteri raggiungano queste zone e forniscano aiuti alimentari, purché tutte le strade siano bloccate, agli ingressi della città di Tata.
Le autorità hanno affermato, secondo l’agenzia di stampa araba del Maghreb, che un autobus con passeggeri è rimasto disperso a causa delle inondazioni a livello di ‘Oued Tata’, secondo il bilancio di 13 ore di cottura in 14 giorni.
A seguito delle inondazioni, aggiunge la stessa fonte, una donna è risultata scomparsa nella rotonda di Igorten della comunità di Takzimert, direzione di Addis Abeba.
Il suddetto attivista civile ha riferito che “molte rotatorie sono state demolite e il destino di altre è sconosciuto nonostante il tramonto del sole”, sottolineando che “la situazione diventerebbe più difficile se la pioggia continuasse fino a dopo mezzanotte”.
Abdel Rahim Makhloufi, abitante della rotatoria di Tigrimat, ha rivelato a Hespress che circa cinque case sono crollate a causa delle piogge torrenziali registrate la scorsa notte, senza alcuna vittima, sottolineando che “le strade che portano alla rotatoria sono state interrotte” e chiamando alle autorità di intervenire.