Joe Biden domenica 19 gennaio ha esortato gli americani a mantenere “fede”alla vigilia dell’insediamento del suo nemico Donald Trump, durante un ultimo viaggio nel cuore della comunità nera della Carolina del Sud, decisivo per la sua vittoria presidenziale nel 2020. Il 46e Il presidente americano, che lascerà il potere lunedì al 47esimoeaveva scelto questa domenica per onorare l’eroe afroamericano dei diritti civili, Martin Luther King Jr., assassinato il 4 aprile 1968.
Per il loro ultimo viaggio ufficiale, Joe e Jill Biden hanno trascorso la giornata nella storica città di Charleston, nella Carolina del Sud, segnata dalla schiavitù e dalla segregazione razziale e, nel 2015, da un terribile omicidio razzista contro parrocchiani neri. .
Il presidente democratico, un devoto cattolico, si è recato alla chiesa protestante battista missionaria reale per assistere a una funzione religiosa. “Ogni volta che passo del tempo in una chiesa nera, penso a una cosa: la parola “speranza””lanciò il politico al tramonto della sua carriera, citando i suoi due modelli per più di mezzo secolo: l’icona Martin Luther King Jr. e l’emblematico senatore Bobby Kennedy, anch’egli assassinato nel 1968.
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“Mio padre diceva che il peccato più grande è l’abuso di potere”ha continuato Joe Biden, senza mai nominare Donald Trump. Ma “la fede ci insegna che l’America dei nostri sogni è sempre più vicina di quanto pensiamo”ha supplicato questo credente di 82 anni, in un discorso molto più ottimista del suo cupo addio alla Nazione mercoledì, quando ha denunciato una “L’oligarchia sta prendendo forma in America”. “Manteniamo la fede per giorni migliori”ha concluso tra gli applausi dei fedeli presenti in chiesa.
Domenica anche Joe Biden ha concesso la sua ultima grazia e commutazione presidenziale: ha graziato postumo il giamaicano Marcus Garvey, attivista nero e figura centrale del movimento Rastafari. Morto nel 1940, fu un precursore del panafricanismo difendendo il ritorno dei discendenti degli schiavi neri in Africa.