Il governo di François Bayrou potrebbe essere annunciato questa domenica, anche se permangono incertezze.
Mentre la Francia osserverà un giorno di lutto questo lunedì, in omaggio alle vittime del ciclone Chido a Mayotte, il governo di François Bayrou, promesso “prima di Natale” dal MoDem Marc Fesneau, cadrà domenica? Una possibilità che si fa sempre più evidente.
Nel frattempo si sta perfezionando il casting. Se domenica scorsa, nel JDD, Bruno Retailleau ha posto le sue condizioni per restare al Ministero degli Interni, sembra sulla buona strada per restare a Place Beauvau, dato che i repubblicani hanno confermato la loro probabile presenza al governo nonostante l'assenza di Laurent Wauquiez.
Tra gli altri ministri quasi certi di mantenere il loro posto, troveremmo, secondo Rachida Dati di BFM TV, Sébastien Lecornu, amico intimo del presidente della Repubblica, Jean-Noël Barrot che dovrebbe però lasciare il Ministero degli Affari Esteri, e Geneviève Darrieussecq, il MoDem responsabile della Sanità.
A questo elenco, Le Parisien aggiunge Catherine Vautrin (Territori) e Annie Genevard (Agricoltura).
Bertrand, Darmanin e Borne al governo?
Tra i volti nuovi, il capo della LR dell'Hauts-de-France, Xavier Bertrand, potrebbe figurare nel casting del governo Bayrou.
Socialista, ex sostenitore di Emmanuel Macron, François Rebsamen, ex sindaco di Digione ed ex ministro del Lavoro di François Hollande, si è detto “pronto a mettersi in gioco”. Sarebbe la garanzia essenziale della sinistra per François Bayrou, soprattutto in caso di partenza di Didier Migaud da Place Vendôme.
Tra gli altri nomi citati, saltano fuori con insistenza quelli di Gérald Darmanin per gli Affari Esteri, di Elisabeth Borne per l'Istruzione Nazionale e di Patrick Mignola per i rapporti con il Parlamento.
Da notare che il presidente della Corte dei conti, Pierre Moscovici, è stato indagato e potrebbe essere una delle sorprese del governo Bayrou.
Queste garanzie ricevute da Retailleau rimarranno
Mantenere Bruno Retailleau all'Interno è ancora una linea rossa per il Partito socialista, gli ecologisti e i comunisti, membri del PFN pronti a non censurare automaticamente il governo. Eppure il repubblicano, in prima linea a Mayotte, resterebbe al potere. Ha anche posto le sue condizioni per comparire nel casting di François Bayrou.
Secondo BFM TV, avrebbe “ottenuto la garanzia di poter continuare il suo lavoro nella lotta contro l'immigrazione clandestina e nel controllo dell'immigrazione legale”.
Perché Wauquiez ha rifiutato di entrare nel governo?
Il presidente del gruppo Les Républicains all'Assemblea nazionale, Laurent Wauquiez, ha rifiutato questo sabato di unirsi al governo di François Bayrou.
Il presidente della regione Rodano-Alpi-Alvernia voleva la garanzia che non ci sarebbero stati aumenti delle tasse da parte del governo e, soprattutto, voleva guidare il Ministero dell'Economia e nient'altro. Cosa che François Bayrou non gli avrebbe assicurato. Wauquiez ha quindi rifiutato.