le immagini della stretta di mano tra Jordan Bardella e Volodymyr Zelenskyj

le immagini della stretta di mano tra Jordan Bardella e Volodymyr Zelenskyj
le immagini della stretta di mano tra Jordan Bardella e Volodymyr Zelenskyj
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Il capo del Raggruppamento nazionale ha potuto parlare con il presidente ucraino, presente giovedì in Belgio per presentare “un piano di vittoria” per Kiev. Il gesto mira in particolare a dimenticare le relazioni privilegiate che il partito intratteneva con la Russia prima dello scoppio della guerra in Ucraina.

Una foto molto simbolica. Jordan Bardella appare sul suo account X (ex Twitter) stringendo la mano a Volodymyr Zelenskyj a margine del Consiglio europeo questo giovedì 17 ottobre.

“Dal 24 febbraio 2022, data dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, lotta per l’integrità territoriale del suo Paese e la libertà del suo popolo”, scrive il presidente del Raggruppamento Nazionale.

Il sostegno russo nel mezzo della campagna legislativa

Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha presentato a Bruxelles il suo “piano di vittoria”, insistendo sul fatto che il suo Paese, in difficoltà sul campo di battaglia, deve trovarsi in una posizione di forza prima di qualsiasi negoziato.

Questa stretta di mano tra i due uomini è tanto più forte in quanto il Raggruppamento Nazionale è stato per un certo periodo vicino a Vladimir Putin prima di fare marcia indietro dopo l’invasione dell’Ucraina.

Lo scorso luglio, però, la Russia aveva dato il suo appoggio a Jordan Bardella prima del secondo turno delle elezioni legislative, con grande sgomento del partito in fiamme. Nel bel mezzo della campagna, Jordan Bardella ha più volte ribadito il suo sostegno all’Ucraina, chiedendo allo stesso tempo di evitare un’escalation con la Russia.

Dall’“ammirazione” al superamento della “linea rossa”

La RN ha profondamente evoluto i suoi rapporti con Mosca dall’inizio del conflitto. Marine Le Pen ha incontrato a lungo Vladimir Putin nel marzo 2017, nel pieno della campagna presidenziale. La deputata confidò anche nel 2011 la sua “ammirazione” per il capo di Stato russo.

Pochi giorni dopo l’invasione ucraina, il candidato ha stimato su BFMTV che i russi avevano “oltrepassato la linea rossa”. Nel bel mezzo del dibattito tra i due round del 2022, Emmanuel Macron ha giudicato che esso “dipende dalla potenza russa” dopo la concessione di un prestito contratto dalla RN nel 2014.

Davanti a una commissione d’inchiesta sulle ingerenze straniere nel maggio 2023, il presidente dei deputati della RN ha accusato il capo dello Stato di “calunnia”. In un rapporto contestato, la commissione d’inchiesta ha accusato il movimento di Jordan Bardella di essere “il vettore” dell’influenza russa in Francia. Marine Le Pen ha denunciato “un rapporto disonesto”.

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