Pubblicato il 22 gennaio 2025 alle 14:46 / Modificato il 22 gennaio 2025 alle 14:52
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Apichatpong Weerasethakul. Quando, al termine dell’incontro, a Julia Perazzini viene chiesto di nominare una modella, l’attrice e autrice cita il pluripremiato cineasta. Non è una sorpresa. La Lausannoise, ora di base a Parigi, condivide con il regista tailandese lo stesso gusto per universi onirici dove i vivi dialogano silenziosamente con i morti e dove i fantasmi colpiscono con la loro realtà.
Al Théâtre Saint-Gervais, da mercoledì, è il nonno paterno che l’artista resuscita sul manifesto di Nel tuo internoil nostro preferito del 2024 creato con Arsenico la scorsa primavera. Ma, a differenza della tranquillità dei film di Weerasethakul, il percorso che il quarantenne compie per raggiungere questo antenato è tormentato. E la bellezza della sua proposta sta nel modo più che vivido con cui l’artista restituisce i molteplici informatori contattati durante questa (in)caotica ricerca.
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