Capitale delle tanto odiate élite, Washington si è arresa senza resistenza, domenica 19 gennaio, al movimento MAGA (Make America Great Again). In un centro cittadino barricato e recintato, sotto la pioggia e poi la neve, una grande folla si è radunata alla Capitol One Arena, la sala spettacoli solitamente animata da imprese sportive, per un incontro di Donald Trump. Per nulla scoraggiati dall’idea di restare sulla porta, i sostenitori del neoeletto presidente hanno voluto mandare un messaggio attraverso la loro semplice presenza. Un incontro fuori dal comune, alla vigilia dell’inaugurazione del loro idolo, il 45esimo presidente degli Stati Uniti che sta per diventare il 47esimo. “Papà è a casa”diceva una delle magliette in vendita sulle decine di bancarelle allestite lungo la fila. Sotto lo slogan, un’immagine di Donald Trump, con le braccia tese, davanti alla Casa Bianca.
Leggi anche | Articolo riservato ai nostri abbonati L’insediamento di Donald Trump, tra festeggiamenti e fedeltà degli ambienti economici
Leggi più tardi
Mentre dietro le quinte, in un’incredibile improvvisazione, i consiglieri del presidente eletto continuavano a rivedere l’esatto copione della giornata di lunedì, sconvolta dal maltempo, Donald Trump è rimasto in attesa. È stato preceduto sul palco da figure familiari del mondo MAGA: l’attore Jon Voight, il suo consigliere politico Stephen Miller, in procinto di diventare vicedirettore dell’amministrazione, e il cantante Kid Rock. Al termine di un fine settimana di balli e festeggiamenti nella capitale, il presidente eletto ha parlato verso le 17, non rifuggendo dal suo piacere, tra la riunione elettorale e la veglia alle armi.
Ti resta il 77,57% di questo articolo da leggere. Il resto è riservato agli abbonati.
Mondo