“Sprechiamo la vita per mancanza di riflessione e lucidità”: di fronte a disattenzioni e comportamenti inappropriati, la rabbia dei soccorritori alpini

“Sprechiamo la vita per mancanza di riflessione e lucidità”: di fronte a disattenzioni e comportamenti inappropriati, la rabbia dei soccorritori alpini
“Sprechiamo la vita per mancanza di riflessione e lucidità”: di fronte a disattenzioni e comportamenti inappropriati, la rabbia dei soccorritori alpini
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l’essenziale
Dopo il susseguirsi di incidenti e interventi, l’ultimo per un rimorchio in difficoltà nella bufera di neve in pantaloncini e scarpe da ginnastica, il maggiore David Sicilia della PGHM di Pierrefitte lancia l’allarme.

E’ avventatezza e andare troppo oltre. Questo sabato, gli uomini della PGHM di Pierrefitte-Nestalas sono intervenuti per salvare una roulotte di 25 anni, sorpresa nella tempesta di neve a 2.200 m di altitudine, che indossava pantaloncini e scarpe da ginnastica. Senza il supporto dell’elicottero, grazie ad una tregua del tempo, sarebbe stata in gioco la sua vita. Comportamenti inappropriati che si sono moltiplicati nel cuore dell’inverno sui Pirenei e hanno portato il maggiore David Sicilia, comandante in seconda della PGHM, a rinnovare le chiamate. per prudenza e buon senso.

L’uomo è stato prelevato nel bel mezzo di una tempesta di neve indossando un k-way, pantaloncini e scarpe da ginnastica questo sabato a 2200m di altitudine.
PGHM65

Maggiore, siamo infastiditi…

Negli ultimi giorni si sono verificati incidenti gravi e persino drammatici dovuti a persone scarsamente attrezzate. Ecco, abbiamo fatto un altro passo avanti. Questo giovane deve la sua salvezza al fatto che il telefono è riuscito a passare e l’elicottero è riuscito a decollare. Altrimenti sarebbe stato necessario noleggiare una roulotte ambulante, con tempi di consegna prolungati per effettuare il collegamento. Senza dubbio, dopo diverse ore, sarebbe stato ritrovato un cubetto di ghiaccio perché non aveva né pantaloni, né giacca, né coperta di sopravvivenza, anche se il maltempo era noto da giorni e pioveva a Saint-Lary alla partenza.

Che messaggio vuoi inviare?

Le persone devono rendersi conto della situazione in cui si trovano e dobbiamo unirci per salvarle. Come spesso accade, quando seguiamo la vittima, lei concorda di aver fatto qualcosa di stupido. Ma non si rendeva conto che era in gioco la sua vita. Man mano che la giornata avanzava, non si rendeva conto che, a seconda dei suoi obiettivi e delle condizioni, ciò non era più realizzabile. Sprechiamo la vita per mancanza di riflessione e lucidità. Quando gli elementi non sono più conformi al risultato previsto, bisogna sapersi arrendere. La montagna non è una pista di atletica. Bisogna avere i codici, essere preparati, attrezzati, informati. E arrendersi quando non è più possibile. Non c’è vergogna, soprattutto quando sei solo. Se mettiamo insieme tutti i fattori di rischio, andiamo verso il disastro.

Che cosa mi consiglia?

Non è più possibile avere questi comportamenti. L’inverno in montagna può avere rapidamente gravi conseguenze. Hai sempre bisogno di almeno un fondo della borsa, altrimenti ti ritroverai inerme al freddo. Ma soprattutto occorre tenere conto e analizzare tutti gli elementi a monte. E ancora una volta sapersi arrendere quando le condizioni si fanno più severe. L’impegno dei soccorritori, al momento del decollo dell’elicottero, è il nostro compito. Ma ci sono rischi che non dovrebbero verificarsi…

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