Infermiera domiciliare, la Sombreffoise ha paura di “abusi che seguiranno“Vive in una casa adiacente al parcheggio non recintato dell’edificio ed esprime i suoi timori su ciò che un simile progetto potrebbe comportare.”Ho paura di vedere 500 macchine venire a casa mia“, spiega.
Ma il 7 gennaio un comunicato pubblicato sulla pagina Facebook di Nova annunciava il rinvio dell’apertura per motivi amministrativi.
Il proprietario non aveva le autorizzazioni necessarie
Le preoccupazioni di Maggy fanno eco a quelle degli altri residenti di Sombreffe. Allertato a fine dicembre dalla promozione online, il sindaco di Sombreffe, Jonathan Burtaux ha subito preso in mano la situazione. Dopo la verifica, risultava che il proprietario non aveva ottenuto i permessi necessari. Cinque giorni prima dell’inaugurazione si è svolto un incontro durante il quale le autorità hanno chiarito la situazione.
“Abbiamo appreso la notizia a fine dicembre tramite i social network. Abbiamo quindi invitato il proprietario ad un incontro e gli abbiamo spiegato che aveva bisogno di alcuni permessi operativi per aprire il “Nova Club”” spiega il sindaco.
Per aprire questo tipo di edifici sono infatti necessari alcuni permessi. Ad esempio il Permesso Unico, se lo stabilimento supera una certa soglia di decibel o se vengono utilizzate apparecchiature che possono arrecare disturbo (generatori, sistemi di illuminazione intensiva, ecc.). Per ottenerlo è necessario presentare una richiesta alla regione competente, in questo caso la Regione Vallonia.
Tranquillità e sicurezza come ambizioni
Per il sindaco”la questione non è se esista la possibilità di aprire la scatola, ma piuttosto a quali condizioni“.
“La priorità è la sicurezza di tutti e la tranquillità dei residenti. Abbiamo consigliato al proprietario di presentare una richiesta di permesso per regolarizzare la situazione.”, ha insistito.
Attualmente è stato emesso un ordine di polizia che vieta l’apertura fino a nuovo avviso. “Vogliamo incoraggiare le iniziative locali, ma in un quadro armonioso e sicuro. La Chaussée de Charleroi non deve diventare una catena di discoteche. Siamo qui per sostenere al meglio i progetti, non per bloccarli“, precisa Jonathan Burtaux.
Quali prospettive per il Nova Club?
Gli operatori del Nova Club hanno espresso il loro rammarico sulla loro pagina Facebook, promettendo un futuro migliore per il loro progetto: “Questo è solo un rinvio. Facciamo di tutto per accelerare il processo e offrirti un lancio ancora più memorabile.“
Il sindaco, pur ricordando la necessità di rispettare le procedure, ha tenuto un discorso conciliante: “La libertà d’impresa esiste ancora, ma occorre fare la procedura per l’introduzione delle autorizzazioni. Sono qui per supervisionarli, affinché sia il più positivo possibile per tutti..”
Su Facebook l’annuncio del rinvio ha suscitato forti reazioni. Alcuni accolgono con favore la decisione delle autorità: “Buona decisione, un tale stabilimento deve avere un permesso ambientale.“Altri deplorano questo ostacolo:”Non possiamo fare nulla in questi giorni senza che ciò diventi un problema.“
Contattato, il gestore del Nova Club non ha voluto rispondere alle nostre richieste.
Un futuro sospeso sulle autorizzazioni
IL Nova Club potrà aprire presto i battenti? Ciò ora dipende dalla capacità dei suoi operatori di ottenere i permessi richiesti.
Sono invitati a intraprendere le azioni necessarie presso le autorità competenti, in particolare la Regione Vallonia, per ottenere i permessi richiesti.
Secondo il sindaco Jonathan Burtaux, il proprietario è stato informato dei servizi comunali che potrebbero aiutarlo in questa procedura. Se il progetto vedesse la luce, potrebbe portare nuova vita a questo ex luogo emblematico di Sombreffe, a condizione che si trovi un equilibrio tra atmosfera festosa e rispetto per i residenti locali.