Nel XVI secolo, nel continente europeo, l’unità dei cristiani si spezzò. Per la prima volta si poneva la questione dei rapporti tra Stato e minoranze religiose. Anche il Regno di Francia subì il pieno impatto dello shock e dovette ben presto far fronte ad una crescita eccezionale del protestantesimo. Questo nuovo numero di Au Risque de l’Histoire vi offre una migliore comprensione di questa minoranza religiosa: quella che comunemente chiamiamo Francia ugonotta. Come si è sviluppata questa minoranza? Qual era la sua ambizione? Come ha creato un’unità di punti di vista, pratiche e dottrine? “Per quanto sorprendente possa sembrare, quattro secoli e mezzo dopo, dobbiamo capire che i riformati francesi credevano effettivamente, durante gli anni precedenti l’inizio delle guerre di religione, di poter convertire il regno di Francia in quello che consideravano essere la “vera religione”, cioè il calvinismo. » spiega Hugues Daussy Professore di storia moderna all’Università della Franca Contea. “Di fronte alle persecuzioni, alla caccia degli ufficiali reali e all’ostilità dei cattolici, gli ugonotti riuscirono a strutturarsi prima nella clandestinità e poi poco a poco allo scoperto. Grazie alla loro originaria organizzazione ecclesiastica, riuscirono a resistere e, dopo aspre battaglie, ottennero temporaneamente la loro integrazione nel corpo del regno, prima di essere nuovamente respinti dopo la Revoca dell’Editto di Nantes. » afferma Philippe Chareyre Professore emerito all’Università di Pau.
