IL SENEGAL SOTTO L’ASSALTO DEGLI ATTACCHI INFORMATIVI

IL SENEGAL SOTTO L’ASSALTO DEGLI ATTACCHI INFORMATIVI
IL SENEGAL SOTTO L’ASSALTO DEGLI ATTACCHI INFORMATIVI
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(SenePlus) – Secondo un articolo di Jeune Afrique, il Senegal sta affrontando un preoccupante aumento degli attacchi informatici contro le sue principali istituzioni, rivelando preoccupanti difetti nella sua sicurezza digitale.

La Senegal Housing Bank (BHS) ha pagato il prezzo durante le vacanze di fine anno. Secondo JA, l’istituto, di cui lo Stato detiene il 17,74% del capitale, ha dovuto sospendere i suoi servizi online dal 24 al 31 dicembre 2024. Un documento interno consultato dalla rivista evoca “tentativi malevoli” che avrebbero costretto la banca a interrompere i suoi servizi digitali “come misura di sicurezza e per garantire la sicurezza dei dati dei clienti”.

L’operatore Sonatel (Arancione) non è stato risparmiato. Secondo il quotidiano senegalese Libération citato da Jeune Afrique, due persone sarebbero state arrestate per intrusione nella rete della società. I danni sono ingenti: “96 milioni 954mila 646 franchi CFA” tra maggio 2023 e maggio 2024. Una fonte anonima interna a Sonatel precisa però che si tratterebbe piuttosto di una “deviazione di chiamate” che di un classico attacco informatico.

Gli esperti intervistati da Jeune Afrique sono preoccupati per questo aumento degli incidenti. Gérard JF Dacosta, ingegnere della sicurezza informatica presso IT4Life, prevede un peggioramento della situazione: “Con lo sfruttamento del petrolio e del gas, dobbiamo aspettarci che questo fenomeno guadagni slancio e diventi ancora più sofisticato con l’uso dell’intelligenza artificiale.”

La situazione è sufficientemente preoccupante perché il primo ministro Ousmane Sonko la prenda in mano. Durante la sua dichiarazione di politica generale del 6 gennaio, ha riconosciuto la “straordinaria insicurezza digitale” nel Paese, rivelando addirittura che “proprio l’altro ieri, il ministro delle Finanze mi ha informato che il nostro sistema era ancora sotto attacco”.

La diagnosi del capo del governo, riportata da Jeune Afrique, è chiara: “Non abbiamo il controllo sulla maggior parte dei software che utilizziamo. Oggi, se alcuni paesi avanzati in questo campo volessero attaccare il Senegal, sarebbe difficile per noi rispondere.” Di fronte a queste vulnerabilità, Sonko assicura che il suo governo ha un programma ambizioso per rafforzare la sicurezza informatica nazionale.

Omar Wilane, responsabile della rete di Star Oil, sottolinea “la mancanza di capacità di reazione rapida ed efficace agli incidenti di sicurezza”, evidenziando sia i malfunzionamenti dei dispositivi di protezione sia la crescente sofisticazione delle tecniche utilizzate dai criminali informatici.

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