Fatta eccezione per Loïc Meillard, che continua a esibirsi con classe nella disciplina senza nemmeno allenarsi troppo a causa della schiena dolorante, lo sci svizzero è in difficoltà tra i pali. Dei sette atleti svizzeri al via mercoledì a Madonna, si è esibito solo il 28enne di Neuchâtelo-Vallese, nonostante sia il “più giovane” (!) della sua squadra. Gli altri, e non le pernici dell’anno, semplicemente non possono farlo.
Daniel Yule (31 anni) respira sicuramente un po’ meglio. Dopo il 18° tempo nella prima manche, il vallesano si è rifatto piazzandosi 7°. Ci si poteva però aspettare qualcosa di meglio su una pista che ha già martoriato tre volte e su una neve, finalmente, che apprezza. E poi c’è stata la radura Noel von Grünigen (20 all’inizio della serata prima della caduta). Ma, guarda caso, il bernese ha già 29 anni…
Dietro, gli altri “valori sicuri” svizzeri faticano in questa stagione. Dopo aver brillato a Levi (5°), Tanguy Nef non si è confermato (28 anni/15°, 22°, eliminato e 22°). Marc Rochat (32 anni) ha finalmente concluso un round in Italia dopo quattro eliminazioni, ma con il freno a mano e con più di tre secondi di ritardo. Luca Aerni è quasi il più costante (31 anni/eliminato, non qualificato, 24°, 18° e 17°). Ramon Zenhäusern è in totale difficoltà (32 anni/tre non qualificati, 30° e 20°).
Anche in Coppa dei Campioni le cose non sono state proprio brillanti nella disciplina delle curve strette, anche se sono state effettuate solo quattro partenze. Il miglior svizzero finora? Un certo Noel von Grünigen… Zougois Matthias Iten è salito sul podio a Levi (Fin) all’inizio dell’anno, ma ha già 25 anni. Il nidvaldese Joel Lütolf ha risultati corretti, come in un gigante, ma accusa 24 anni.
E i “piccoli giovani”?
Forse Lenz Hächler di Zugo? A 21 anni è più forte di un gigante, avendo realizzato una bella doppietta a Zinal un mese fa nella disciplina di base, nell’anticamera dell’élite. Florian Vogt (21), campione svizzero di slalom junior lo scorso anno, questa stagione fatica a raggiungere la zona punti in Coppa dei Campioni e si accontenta di buoni piazzamenti nelle gare FIS. Il suo secondo classificato di allora, il St. Gallois Lenny Sinnesberger (21 anni), è più incline alla velocità e si è infortunato a fine 2024. Terzo quel giorno, il vallesano Giuliano Fux ha appena vinto la sua prima gara FIS e ha tempo per bere, all’età di 19 anni.
Basti dire che non dobbiamo aspettare che siano i “ragazzini” a fare pressione sui “grandi”. Per sognare il podio nella sequenza di gennaio sugli slalom di Adelboden (sabato), Wengen, Kitzbühel e Schladming, o ai Mondiali di Saalbach, bisognerà contare come sempre su Meillard e Yule. Ancor di più con l’attuale densità pazzesca ai massimi livelli nella disciplina delle curve corte.
Nelle prossime settimane, tra Davos e Mürren, si svolgeranno i campionati svizzeri junior di discesa libera, superG e gigante. Gli slalomisti gareggeranno verso la fine di marzo, in una località ancora da definire.
Anche se lo sci svizzero brilla in queste prime tre discipline, sarebbe stato interessante vedere la prossima generazione all’opera… Lo slalom sembra davvero essere il parente povero dello sci tra gli svizzeri.