lLa settimana scorsa, Mark Zuckerberg sembrava chiaramente schierarsi attorno a Donald Trump e al suo collaboratore Elon Musk, difendendo lo stesso concetto di libertà di espressione sui social network e annunciando importanti cambiamenti sulle piattaforme Meta. Pochi giorni dopo, al microfono di Joe Rogan, fervente trumpista, il creatore di Facebook ha ribadito la sua vicinanza ideologica al presidente eletto degli Stati Uniti, sostenendo che “L’energia maschile è buona. “La società ne è piena, ma la cultura aziendale sta cercando di allontanarsene”. Questo cambiamento non avrà necessariamente sorpreso gli osservatori del suo account Instagram. Da un anno e mezzo, il giovane “Zuck” quarantenne mostra attraverso le sue pubblicazioni un nuovo Zuckerberg: capelli più lunghi e ricci, massiccia catena al collo, orologio svizzero da 900.000 dollari, maglietta ampia e di alta qualità e , inoltre, molta fiducia in lui.
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Questo “energia maschile”Mark Zuckerberg mantiene viva la sua passione per il jujitsu brasiliano, negli incontri con le stelle delle arti marziali miste (ha invitato anche Dana White, il boss dell’Ultimate Fighting Championship, nel consiglio di amministrazione di Meta), nella statua che aveva eretto al gloria di sua moglie, nel suo ranch di bestiame a Koolau, nel suo ranch hawaiano, ma anche nei suoi litigi musicali con i rapper. Tante le mode quante sono le pubblicazioni sul suo conto seguite da 15,4 milioni di abbonati.
Anche il capo di Meta non nasconde la sua ossessione per l’antica Roma e Giulio Cesare. Anche le sue figlie furono battezzate imperialmente Massima, Augusta e Aurelia. Sulle sue magliette nere dal taglio strutturato, fa le sue battute finali COME “Cartagine deve essere distrutta” (“Cartagine deve essere distrutta”), una citazione di Catone il Vecchio che sembra, per bocca del magnate della Silicon Valley, riferirsi ad un’antica rivalità con Google o addirittura all’ambiziosa “O Cesare o niente” (“Imperatore o niente”), motto di Cesare Borgia (1475-1507). Già nel 2023, Mark Zuckerberg ha risposto positivamente alle provocazioni di Elon Musk, che lo ha invitato a scendere e affrontarlo nell’arena: lo scontro non avrà luogo, ma l’immagine è lì. Come se tenere nel palmo della mano un social network come Facebook, utilizzato da un equivalente di un quarto della popolazione mondiale, non bastasse per affermarne il potere.
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