I fatti hanno avuto luogo domenica 29 dicembre.
Il 2 dicembre 2020 a Calvignac nel Lot, mentre tagliava la legna nel suo giardino con il fratello Rowan, Morgan Keane, 25 anni, è stato «scambiato per un cinghiale» e ucciso a colpi di arma da fuoco da un cacciatore residente a Montbazens nell’Aveyron.
Seguì una lunga vicenda giudiziaria che si concluse il 12 gennaio 2023 con la condanna dell’autore della sparatoria mortale a due anni di carcere e il ritiro definitivo della licenza di caccia. Il direttore di caccia è stato condannato a 18 mesi di reclusione con sospensione della pena e al ritiro della licenza di caccia per cinque anni.
Quattro anni dopo la morte di Morgan Keane, riferisce il gruppo Facebook “Un giorno un cacciatore”, domenica 29 dicembre, i cacciatori hanno sparato a un cinghiale nella stessa proprietà dei Keane, ancora abitata da Rowan, a 50 metri dalla sua porta, e hanno abbandonato la loro casa. gioco lì.
Durante il processo “il giudice aveva però ricordato che il terreno intorno alla casa di Morgan era interdetto alla caccia, e il terreno ora appartenente al fratellino era classificato come rifugio ASPAS (Associazione per la protezione degli animali selvatici, ndr) dopo la tragedia“, ricorda “Un giorno cacciatore”. Tuttavia, secondo il gruppo, “cQuesta non è la prima volta che i cacciatori […] torna a cacciare vicino alla casa di Morgan“. Gli amici di Morgan Keane sospettano che sia la stessa compagnia di caccia che ha organizzato la caccia fatale nel dicembre 2020 a venire a cacciare nella stessa terra dei fratelli Keane e stanno valutando “tutti i possibili rimedi giuridici“.
ASPAS ha già annunciato l’intenzione di sporgere denuncia: “Qualora risultasse che la colpa è della stessa società di caccia, ne chiederemo lo scioglimento immediato ed irreversibile.“, ha avvertito.
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