L’ex e futuro presidente degli Stati Uniti ha certamente ragione a pensare che molte delle nostre decine di milioni di canadesi vorrebbero diventare cittadini americani in un modo nuovo. stato avere la sua stella sulla bandiera. Tuttavia, sembra dimenticare che è stato anche per tutelarsi da questa moda che è nata la federazione canadese. Soprattutto sembra dimenticare che, tra le diverse centinaia di milioni di americani, un numero maggiore vorrebbe diventare cittadino di un’undicesima provincia canadese.
Ovviamente pagherebbero un po’ di più in tasse, il che sembrerebbe subito un prezzo molto basso da pagare per avere accesso all’assistenza sanitaria gratuita.
Vivere in un Paese dove la percentuale di laureati è maggiore perché l’istruzione è alla portata di tutti senza doversi indebitare per tutta la vita.
Vivere in un paese dove le persone non si uccidono tra loro più che in qualsiasi altra parte del mondo.
Vivere in un Paese dove i genitori possono mandare i propri figli a scuola senza chiedersi se saranno vittime di un’altra sparatoria.
Vivere in un Paese dove le persone sono meno abrasive nelle relazioni quotidiane e dove è ancora possibile guidare la propria auto senza temere la violenza di un episodio di rabbia stradale.
Vivere in un Paese dove è possibile passeggiare di notte nella propria città senza temere per la propria vita.
Vivere in un paese in cui i medici non lasciano morire le persone nelle loro auto nel parcheggio dell’ospedale perché si chiedono se verranno denunciati per averli curati o addirittura se verranno pagati.
Vivere in un paese che li ha accolti, ospitati e nutriti liberamente, giovialmente e felicemente, quando le loro torri di orgoglio sono state attaccate dagli sciocchi di Dio.
Vivere in un paese che non minaccia i suoi alleati, amici e partner con tariffe punitive per esportare loro ciò che non producono da soli.
Vivere in un Paese dove la volgarità, l’insulto, la sfiducia e la violenza sono meno comuni della generosità, del candore e, sì, di una certa bonaria ingenuità.
Insomma, vivere in un Paese dove è bello convivere, amare chi si vuole amare, prendersi cura dei malati, essere padroni del proprio corpo.
Il tutto senza farsi ossessionare dai muri, dai confini, dal colore della pelle, dall’odore del denaro, dalla purezza del sangue.
Molti dei nostri vicini del Sud sceglierebbero il Quebec perché, come disse uno dei nostri più grandi cantanti trovatori, per essere un popolo senza storia, siamo piuttosto pieni di divertimento.