Del neofascista italiano Giorgio Almirante (1914-1988), Jean-Marie Le Pen ha preso in mano la fiamma tricolore e ha ammirato i funerali: una cerimonia nel cuore di Roma che ha riunito migliaia di nostalgici di Benito Mussolini (1883-1945), il bara che spacca le braccia tese per entrare in una chiesa di Piazza Navona, a Roma, dove tutti i rappresentanti della La politica italiana, fino ai comunisti. Il leader di estrema destra, con il suo ego smisurato, avrebbe voluto un tributo così unanime e grandioso, ma non ci credeva. “certamente no”come ha detto Inrockuptibles nel 2012, consapevole del suo status di “diavolo della Repubblica”.
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Nelle ultime settimane, i pochi lepenisti che hanno osato sollevare l’argomento hanno preferito un funerale nel più stretto riserbo, che avrebbe il doppio vantaggio di evitare il braccio di ferro tra gli eletti e la mobilitazione dei più radicali, che Marine Le Pen preferisce tenersi a distanza. Martedì però si era parlato, tra i familiari, dell’organizzazione di una seconda tappa di una cerimonia religiosa aperta a Parigi.
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Francia