“Non c’è nulla di cui preoccuparsi.” Il giorno dopo l’annuncio della scoperta del primo caso della nuova variante Mpox in Francia, Yannick Neuder, il nuovo ministro della Salute, ha voluto rassicurare questo martedì. Si trovava in viaggio verso Rennes, la città dove è ricoverato il paziente contagiato dal virus.
Posto in isolamento, il paziente non presenta “nessun sintomo né condizioni gravi”, ha precisato, assicurando anche che sul territorio non si sono registrati altri “casi sporadici”. 20 minuti fa il punto su questa nuova variante del virus che comincia a diffondersi in Europa.
Cos’è Mpox?
Il virus Mpox, noto anche come vaiolo delle scimmie, è una malattia infettiva identificata per la prima volta negli esseri umani nel 1970 nella Repubblica Democratica del Congo. Circolando tra gli animali selvatici, questa zoonosi può essere trasmessa all’uomo e si trasmette anche tra persone.
Endemico nei paesi dell’Africa centrale e occidentale, il Mpox ha iniziato a diffondersi nel 2022 nel resto del mondo, in particolare in Europa, dove il virus non aveva mai circolato. Fu la sua variante clade 2 a essere responsabile dell’epidemia globale di quell’anno. Secondo Public Health France, da allora circola “a basso rumore in Francia con 215 casi dichiarati” e “in media tre casi dichiarati a settimana alla fine dell’anno”.
Cos’è questa nuova variante del clade 1 b?
Questa nuova variante del Mpox è considerata più contagiosa e più pericolosa. Da diversi mesi è causa di crescenti epidemie in Africa, soprattutto nella Repubblica Democratica del Congo e nei paesi vicini, con “un totale di casi nel 2024 già superiore a quello del 2023”.
Il 15 agosto 2024 è stato rilevato un primo caso di Mpox clade 1 in Svezia, poi in Germania il 22 ottobre, nel Regno Unito il 30 ottobre e in Belgio il 18 dicembre.
Chi è il primo caso identificato in Francia?
Si tratta di una donna residente in Bretagna, la cui età non è stata precisata. Curata all’ospedale universitario di Pontchaillou a Rennes, la paziente non si è recata in Africa centrale ma “è stata in contatto con due persone di ritorno dall’Africa centrale”, precisa Yannick Neuder, ministro della Sanità, aggiungendo che finora non ha avuto “nessun sintomi o condizioni gravi”.
La donna è stata messa in isolamento con gesti di barriera predisposti per il personale infermieristico. “Sono in corso accertamenti per risalire all’origine della contaminazione e individuare tutte le persone di contatto a rischio attorno al caso diagnosticato”, precisa il Ministero della Salute.
Qual è la reazione delle autorità?
“Ciò porta naturalmente alla vigilanza e alla cautela, ma non c’è motivo di preoccuparsi”, ha reagito Yannick Neuder martedì durante il suo viaggio a Rennes. Secondo il ministro della Salute “la situazione è sotto controllo perché c’è un monitoraggio internazionale con l’Organizzazione mondiale della sanità e il centro studi europeo”. Ricorda infine che il Mpox è “una malattia che si autolimita e che guarisce da sola”. È caratterizzata in particolare da un’eruzione cutanea sui palmi delle mani e dei piedi e può essere accompagnata da febbre. Nella maggior parte dei casi è benigno, ma può “creare qualche problema se i pazienti sono fragili”.
Chi sono le popolazioni a rischio?
Dopo la scoperta del primo caso di questa nuova variante in Francia, le autorità sanitarie ribadiscono l’importanza della vaccinazione per il pubblico target. Particolarmente preoccupate sono “le persone che hanno stretti legami con i Paesi dell’Africa centrale dove il virus Mpox circola attivamente, comprese le persone che visitano regolarmente le loro famiglie o gli operatori umanitari”.
Le ultime informazioni su Mpox
Poiché la malattia può essere trasmessa durante i rapporti sessuali, la sanità pubblica francese prende di mira tra le persone ad alto rischio di esposizione anche “uomini che hanno rapporti sessuali con uomini che hanno più partner e persone trans che hanno più partner”, “lavoratori del sesso”, “persone in situazioni di prostituzione” e “professionisti nei luoghi di consumo sessuale”.