Dopo aver sperimentato lo scorso autunno la riforma della solidarietà alla fonte in cinque dipartimenti francesi, la Cassa per gli assegni familiari (CAF) estenderà questa nuova tecnica sul modello di quella delle imposte per il pagamento degli assegni familiari a partire dal prossimo marzo. attività e RSA ai suoi beneficiari.
Una riforma amministrativa per una maggiore praticità. Dal prossimo marzo, la Cassa per assegni familiari (CAF) generalizzerà in tutta la Francia la riforma della solidarietà alla fonte per il pagamento del bonus di attività e della RSA ai suoi beneficiari.
Quest’ultima consiste nella precompilazione diretta dei moduli di dichiarazione delle risorse per i beneficiari del bonus di attività e del reddito di solidarietà attiva (RSA). Con questo nuovo sistema gli aventi diritto non avranno più bisogno di aggiornare ogni tre mesi la propria situazione professionale sul sito della CAF.
L’obiettivo di questa riforma è “facilitare le procedure, limitare il rischio di errori e, in definitiva, contribuire a garantire il reddito delle persone più spesso fragili”, ha precisato la CAF sul suo sito web. Dovrebbe consentire di “lottare contro il mancato ricorso ai diritti agevolando l’accesso alle Rsa e al bonus attività”. Oggi circa un terzo dei potenziali beneficiari della Rsa e del bonus attività non lo richiedono.
Lo scorso autunno, 374.000 beneficiari della RSA e del bonus di attività ripartito in cinque dipartimenti francesi (Aube, Vendée, Alpi Marittime, Hérault e Pirenei Atlantiques) hanno vissuto alla fonte la riforma della solidarietà.
Un modello ricalcato su quello delle tasse
Come per la dichiarazione dei redditi, anche i beneficiari della Rsa e del bonus attività dovranno solo verificare le informazioni precompilate (stipendi, aiuti, ecc.) sul modulo online.
Per ottenere i vari dati che consentono la precompilazione di questo documento, il CAF si avvale dei datori di lavoro e delle organizzazioni sociali (assicurazione sanitaria, fondi pensione, France Travail, ecc.). I beneficiari potranno aggiungere una risorsa aggiuntiva in caso di dimenticanza da parte dell’amministrazione.
Questa riforma amministrativa porterà anche ad un altro cambiamento poiché sposterà i mesi presi in considerazione per il calcolo del beneficio da M-1 e M-3 a M-2 e M-4, secondo Capital.