Il Ministero della Salute ha confermato lunedì sera un primo caso umano di Mpox clade 1b in Francia, precisamente in Bretagna. “Le misure di gestione raccomandate sono state messe in atto”, si legge nel comunicato ufficiale, precisando che questo nuovo ceppo non era mai stato rilevato prima sul territorio nazionale.
Il caso riguarda una persona che non ha viaggiato in Africa centrale, una regione dove circolano attivamente diversi cladi del virus, compreso il clade 1b. “Questa persona, però, era in contatto con due persone di ritorno dall’Africa centrale. Sono in corso le indagini per risalire all’origine della contaminazione e identificare tutte le persone contattate”, precisa il ministero.
Un paziente che vive in Bretagna
Secondo Ouest-France, il paziente infetto risiede in Bretagna, nella Francia occidentale, ed è stato diagnosticato all’ospedale di Rennes. Questo annuncio arriva mentre diversi paesi europei – Svezia, Germania, Regno Unito e Belgio – hanno registrato casi simili di MPOX del clade 1b dall’estate del 2024.
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) stima che “il rischio di infezione da vaiolo delle scimmie clade I per la popolazione generale in Francia e in Europa rimane basso”.
Due epidemie nel mondo
Il Mpox, che provoca lesioni cutanee, febbre alta e dolori muscolari, è stato identificato per la prima volta nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) nel 1970. Inizialmente confinato in una decina di paesi africani, la malattia si è gradualmente diffusa in altre regioni del mondo a partire dal 2022, colpendo anche i paesi sviluppati.
Attualmente si osservano due distinte epidemie: una, dovuta al clade 1, si sta verificando in Africa centrale e colpisce principalmente i bambini, mentre l’altra, legata alla nuova variante del clade 1b, sta colpendo gli adulti nella parte orientale della RDC e nei paesi limitrofi. La scoperta di questo primo caso in Francia solleva nuove preoccupazioni circa una possibile diffusione di questo ceppo in Europa.