Nel suo discorso di apertura, venerdì 3 gennaio 2025, il sindaco Jean-Pierre Nandillon, ha sottolineato il susseguirsi di disastri climatici che stanno gettando nello sconforto molte popolazioni, in particolare quella di Mayotte.
Nel corso della cerimonia il sindaco ha ringraziato e congratulato con i protagonisti della comunità: commercianti, artigiani, imprenditori, agricoltori, associazioni e volontari. Tutto in presenza Anne-Claude Moisan-Lefèbvre e François Avisseau, consiglieri dipartimentali, Alix Fruchon, addetto parlamentare, Vincent Millan, presidente della comunità dei comuni Éguzon-Argenton Vallée de la Creuse, numerosi sindaci e la gendarmeria nazionale.
“Primo comune dell’Indre ad essere etichettato come territorio biologico impegnato”
Jean-Pierre Nandillon, non ha dimenticato il personale comunale, il team degli insegnanti, quello della cucina e soprattutto il talento di Mégane e Thierry che “Grazie alla loro azione e determinazione, siamo stati il primo comune dell’Indre a ricevere il marchio Territorio biologico impegnato e ad ottenere il distintivo delle due forchette. In corso l’assegnazione della terza fascia».
Quest’anno prosegue un grande progetto: la riqualificazione delle vecchie scuole in case di cura. Nel mese di ottobre sono iniziati i lavori per l’insediamento di due fisioterapisti e di due medici all’inizio di giugno.
Ristrutturazione del centro storico
Il grande progetto per la seconda metà del 2025 riguarda il rifacimento del centro storico: occultamento delle reti elettriche, illuminazione pubblica, rete telefonica, fibra e modifica della rete dell’acqua piovana.
“Avremmo voluto sostituire le tubazioni in ghisa dell’acqua potabile, ma quest’anno per mancanza di budget non sarà possibile”si rammarica di Jean-Pierre Nandillon, che lo aggiunge “è prevista la rivegetazione di alcune parti e la riparazione delle strade, su richiesta degli abitanti”.
La cerimonia si è conclusa con il discorso di Joël Huet, consigliere delegato sulla fioritura della città e la consegna dei premi ai vincitori delle case fiorite. Erano preoccupati: Claude Biettmann, Chantal Huet, Bernard Longein, Jean-Pierre Viard e Jean-Paul Lavenu.