Suzanne Valadon sotto i riflettori di una grande mostra al Centre Pompidou

Suzanne Valadon sotto i riflettori di una grande mostra al Centre Pompidou
Suzanne Valadon sotto i riflettori di una grande mostra al Centre Pompidou
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Susanna Valadon firmò i suoi primi disegni nel 1883, doppiati dal pittore Edgar Degas. Sotto la sua guida, iniziò a prendere come modelli le sagome nude di coloro che la circondavano. La sua particolarità? Evita ogni romanticismo, ogni idealizzazione. I corpi sono rappresentati da tutte le angolazioni, lasciando il realismo al centro del processo creativo. Mentre l’epoca era quella del cubismo e dell’impressionismo, la pittrice creò le proprie regole trasgredendo quelle già stabilite. Nel 1906 l’incontro con il pittore André Utter provoca un’ondata di audacia nella sua arte. Da ora in poi, Susanna Valadon non ha paura di nulla e provoca scandalo con la sua rete Adamo ed Eva (1909) al Salon des Indépendants. In questa non vediamo altro che lei, nuda, accantoEspressoanch’esso nudo (l’artista è il primo a rappresentare un nudo maschile di fronte).

La visione è frontale, i corpi sono reali e Valadon si dipinge come si vede. A lungo sessualizzato, il nudo femminile assume qui un significato neutro, persino femminista. Nel suo lavoro recente Valadon, pubblicato da Les Pérégrines, storico e critico d’arte Clemente Dirie scritto: “Dove Valandon non ci delude, e al contrario ci delizia, è dandoci accesso in modo autentico e personale a uno spazio di intimità femminile e domestica grazie a un repertorio di pose ristretto, forse ossessivo.“Negli anni ’20, Valadon si cimenta nella ritrattistica borghese. L’arredamento è semplice ma decorato con tessuti colorati che lasciano un’impressione moderna all’occhio osservatore. In breve, la sua ambizione si cristallizza nel tempo: Valadon vuole dipingere la realtà. “Non portarmi mai una donna che cerca amore o bellezza: la deluderò subito“, ha detto.

Autoritratto in topless. Valadon, Susanne. Bessines (Alta Vienne). Parigi, aprile 1938. Olio su tela. Parigi, Collezione Bernardeau.© akg-immagini

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