Air France ha annunciato che i suoi voli verso Israele e Libano rimarranno sospesi “a causa della situazione di sicurezza a destinazione”. I collegamenti sono sospesi tra Parsi-Charles-de-Gaulle e Tel Aviv fino al 17 gennaio compreso, e fino al 31 gennaio compreso per quanto riguarda Beirut.
I servizi di Air France verso Israele e Libano restano sospesi “a causa della situazione di sicurezza a destinazione”, ha annunciato lunedì la compagnia aerea. “Air France prolunga la sospensione dei suoi collegamenti tra Parigi-Charles-de-Gaulle e Tel-Aviv (Israele) fino al 17 gennaio 2025 compreso. I collegamenti tra Parigi-Charles-de-Gaulle e Beirut (Libano) sono sospesi fino al 31 gennaio 2025 compreso”, ha detto la compagnia aerea all’AFP.
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Voli per Beirut sospesi dal 17 settembre
Dalla stessa fonte, “la ripresa delle operazioni resterà subordinata ad una valutazione della situazione in loco” e “i clienti interessati saranno informati individualmente e saranno loro proposte soluzioni di rinvio o di rimborso”. Air France ha interrotto i suoi voli per Beirut dopo l’esplosione simultanea in tutto il Libano dei cercapersone utilizzati dal movimento Hezbollah il 17 settembre. La compagnia ha anche interrotto il servizio Tel Aviv da Parigi il 30 settembre.
La filiale low cost di Air France-KLM, Transavia, ha annunciato all’inizio di dicembre di aver sospeso i suoi voli per Tel Aviv e Beirut almeno fino al 6 gennaio compreso. Chiesta lunedì per un possibile aggiornamento, non è stata in grado di rispondere immediatamente. I voli della compagnia tedesca Lufthansa per Tel Aviv sono sospesi almeno fino al 31 gennaio compreso.
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I negoziati indiretti tra Hamas e Israele sono ripresi questo fine settimana
I negoziati indiretti tra Hamas e Israele sono ripresi questo fine settimana in Qatar in vista di un accordo sul cessate il fuoco e sulla liberazione degli ostaggi tenuti prigionieri a Gaza dall’attacco del movimento palestinese sul suolo israeliano il 7 ottobre 2023.
Hamas ha detto domenica di essere pronta a rilasciare 34 ostaggi israeliani durante la “prima fase” dell’accordo con Israele, che da parte sua ha sottolineato di non aver ancora ricevuto una lista dal movimento palestinese.