la testimonianza della guardia dopo la presa degli ostaggi nel carcere di Arles

la testimonianza della guardia dopo la presa degli ostaggi nel carcere di Arles
la testimonianza della guardia dopo la presa degli ostaggi nel carcere di Arles
-

Hanno trascorso cinque ore presi in ostaggio da un detenuto nel carcere di Arles questo venerdì 3 gennaio. Tre infermieri, un medico e un supervisore, tutti sani e salvi. La guardia carceraria, residente a Saint-Gilles (Gard), racconta a “ici Gard Lozère” queste lunghe ore trascorse nell’infermeria dello stabilimento. “Mi ha chiesto di andare in bagno ed è uscito con un’arma fatta in casa”, spiega Alberto.

Questo Gardois si ritrova poi rinchiuso con i quattro operatori sanitari e decide di affrontare il detenuto. “Sono addestrato. Avevo un giubbotto par-blade. Preferisco stare nel mezzo piuttosto che mettere in pericolo il personale medico senza protezione”. Dopo cinque ore di trattative telefoniche con il Raid, gli ostaggi vengono liberati.

“Non siamo mai veramente preparati”

Alberto lavora nel mondo carcerario da più di dieci anni e si è già confrontato con queste situazioni, ma la guardia carceraria ha difficoltà a esprimere a parole ciò che sente. “Resta qualcosa di insolito e non siamo mai veramente preparati”.sottolinea.

caricamento

Francia

-

PREV qualcosa di nuovo per l’imposta sulle società
NEXT Israele conferma la ripresa dei negoziati con Hamas per la liberazione degli ostaggi ancora detenuti nella Striscia di Gaza