Par
Ludivine Laniepce
Pubblicato il
2 gennaio 2025 alle 7:12
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L’influenza lo è davvero presente nella Manica, come dimostrano i dati compilati da SOS Medici Cotentin.
Tra i infezioni stagionaliIL sindromi influenzali o virali sperimentato a salto significativo In Dicembre 2024.
Per quanto riguarda la settimana 50 (dal 9 al 15 dicembre), SOS Medici Cotentin ha registrato 137 casi, rispetto agli 83 della settimana precedente. Erano 199 la settimana successiva e già 217 tra il 23 e il 29 dicembre.
Ci sono stati non pochi casi a livello infantile che hanno poi avuto ripercussioni sui genitori. Secondo la mia sensazione, quest’anno è stato un po’ duro. Ma in termini di numeri, se l’influenza è effettivamente presente, i casi non sono eccessivamente più alti del solito sul territorio.
“Ricordiamoci che l’influenza è dura”
Influenze A e B, ma anche casi di Covid, rino-faringiteDi bronchite o anche gastro.
«Una vera influenza significa essere costretti a letto per 5-7 giorni con una febbre che arriva fino a 40», continua Christophe Marchenay. Durante la consultazione, effettuiamo dei test e non tutto è necessariamente uguale. Ma ricordiamoci che l’influenza è dura, uccide 15mila persone all’anno, soprattutto tra le più vulnerabili. »
Dei 122 decessi dovuti all’influenza dichiarati tra il 16 e il 22 dicembre 2024 in Francia, 108, ovvero l’89%, riguardavano persone di età pari o superiore a 65 anni, dodici persone di età compresa tra 15 e 64 anni e due bambini sotto i 15 anni, indica Public Health France.????️ In inverno, i virus (#influenza, #raffreddore, #COVID 19…) circolano!
Sempre mortale
Dal 25 novembre la Normandia, tra le prime regioni della Francia metropolitana, si trovava nella fase pre-epidemica di fronte all’influenza. Entrò nella fase epidemica la settimana successiva e lo rimane oggi per la quarta settimana consecutiva.
A metà dicembre, sempre in Normandia, la Sanità Pubblica francese ha constatato “livelli elevati (di influenza) rispetto agli anni precedenti”. Tra il 16 e il 21 dicembre sono state ricoverate in ospedale 162 persone dopo a andando al pronto soccorso per l’influenza.
Con gli assembramenti durante le vacanze di fine anno e oltre alle vaccinazioni e ai trattamenti preventivi, restano essenziali i gesti di barriera.
Lavarsi le mani, ventilare gli ambienti interni e indossare una maschera in caso di sintomi in luoghi affollati e in presenza di persone vulnerabili. Per Christophe Marchenay, la maschera è un imperativo: “Sono un grande sostenitore dell’indossarla masque. Il Limitare la trasmissione. Credo che la società sia pronta per questo, è diventato parte dei nostri costumi e non è un compito facile. Soprattutto da quando il vaccinazione contro l’influenza difficilmente supera il 30% in Francia. »
È fondamentale, ribadisce Public Health France, raccomandare la vaccinazione a tutte le persone aventi diritto: “Le persone di età pari o superiore a 65 anni, le persone di età superiore ai 6 mesi, affette da comorbilità ad alto rischio di forma grave di malattia, le persone immunocompromesse, le donne incinte, i residenti in istituti di cura o in istituti medico-sociali indipendentemente dalla loro età, nonché persone che vivono nell’entourage o in contatto regolare con persone immunocompromesse o vulnerabili a forme gravi infezione, compresi gli operatori sanitari.
“Un impoverimento della demografia medica”
Per diverse settimane, e sicuramente ancora per qualche settimana, l’attività di SOS Medici Cotentin non si indebolirà di fronte all’influenza.
“Ne abbiamo un po’ rinforzici rivolgiamo al massimo, anche se abbiamo ancora a attività molto intensa. Siamo già pieni tutti i giorni durante il giorno e la nostra attività notturna rimane significativa, soprattutto nella prima parte della notte. Questo accade spesso quando trattiamo quella che non è un’”emergenza vitale”. Grazie alla nostra regolamentazione riusciamo comunque a mantenere l’attività medica “reale”. »
Per questo professionista il problema non è tanto ilesplosione del cas dell’influenza che “l’impoverimento della demografia medica” nel Cotentin: “Abbiamo perso molti medici di base all’inizio dell’anno e ci ritroviamo a gestire più casi di prima a causa della difficoltà nell’accesso ai medici di baseche sono sopraffatti. Ci sono meno medici per le cure non programmate. La medicina liberale si sta impoverendo e non necessariamente lo avevamo previsto. Siamo anche vittime del nostro modo pratico di operare. Ma non dovreste mai esitare a contattarci, ad insistere, su Internet o per telefono. »
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