Un problema per tutte le generazioni. Secondo i sondaggi, i giovani sono più preoccupati per il riscaldamento globale rispetto ai loro anziani. Ma concretamente, come affrontano questo tema? Si tratta di un concetto astratto o di una reale paura per il futuro? Per rispondere a queste domande, il consiglio dipartimentale dell’Alta Garonna ha organizzato un momento di dialogo con numerosi adolescenti e giovani della regione. L’incontro, svoltosi a Nailloux, ha permesso di definire il nuovo questionario rivolto ai giovani dagli 11 ai 29 anni, sul tema dell’ecologia.
Una quindicina di giovani si sono riuniti per una sessione “fuori dalle mura” del Consiglio Dipartimentale della Gioventù. © Aurélien Ferreira/CD31
Co-costruzione, un metodo rilevante
Durante lo scambio i ragazzi sono apparsi entusiasti all’idea di essere interpellati e ascoltati. Spesso descritta come “la generazione del clima”, i partecipanti hanno tuttavia presentato diversi collegamenti con l’argomento.
[…] sì, sono consapevoli del riscaldamento in corso e della responsabilità dell’essere umano, ma no, non ne fanno una lotta generazionale la cui figura di punta sarebbe Greta Thunberg”, scrive il consiglio dipartimentale.
Il vantaggio di un tale incontro con i principali stakeholder è quello di comprendere e determinare i loro diversi livelli di preoccupazioni, al fine di produrre un questionario utile e pertinente. Quest’ultimo dovrebbe essere distribuito ai giovani dell’Hauts-Garonnais nel mese di gennaio 2025, con l’obiettivo di “raggiungere il maggior numero di giovani in termini di età, provenienza sociale, luogo di residenza sul territorio (città, campagna, quartieri popolari) , compresi i giovani con disabilità.
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